Ticino
Parco Nazionale del Locarnese, la voce del NO
Parco Nazionale del Locarnese, la voce del NO
Parco Nazionale del Locarnese, la voce del NO
Redazione
8 anni fa
Il comitato dei contrari: "I promotori hanno presentato solo informazioni per cercare consenso popolare"

Dopo la prima serata di consultazione sul Parco Nazionale del Locarnese, il comitato dei contrari ha diramato una lunga nota in cui vengono sferrate forti critiche ai promotori del progetto. 

Secondo l'Associazione NO al parco nazionale del Locarnese, "durante la presentazione sono state presentate solo informazioni per cercare un consenso fra la popolazione, tralasciando tutti gli aspetti vincolanti che verrebbero a presentarsi nel caso il parco venisse davvero creato".

Nel comunicato si legge quanto segue:

"Constatiamo come le serate siano impostate in maniera tale da permettere una comunicazione pubblica a senso unico, senza dare la possibilità di dibattito aperto. Lo svolgimento della serata di apertura tenutasi a Intragna, è stata caratterizzata da una prima parte introduttiva di presentazione generale e una seconda parte nella quale la popolazione veniva invitata a gruppi a informarsi settorialmente tramite delle postazioni fisse sparpagliate nella sala".

"Il primo a prendere la parola è l’onorevole Sindaco Guerra, il quale dopo aver largamente elogiato il progetto, ha voluto, con una certa insistenza, invitare i cittadini a non confondere le proprie idee attingendo da informazioni non ricevute direttamente dai promotori del progetto. Proseguendo ha inoltre affermato l’importanza di un appoggio incondizionato al progetto, sebbene questo comporti dei “mali minori”.

"Da parte sua, l’associazione dei contrari non può che limitarsi a osservare come un comportamento simile da parte di una carica pubblica di peso, sia totalmente inadeguato e poco onesto. L’incentivazione alla popolazione a non considerare tutti gli aspetti, soprattutto quelli critici, e decidere secondo la sola dottrina dei favorevoli, pare alquanto arrogante e anti democratica. Senza considerare l’eventuale conflitto d’interessi che si potrebbe riscontrare".

"Dopo le autorità comunali prende finalmente la parola il "PNL". La presidente del consiglio del parco Zaninelli, inizia rimarcando come il progetto sia venuto “dal basso”, uno sforzo voluto e fatto da tutti, e come la partecipazione alla creazione dello stesso sia stata a 360 gradi. Una frase in particolare che ha colpito, è stata quella in cui afferma “la presenza stessa del ministro Zali conferma la trasparenza di quanto operato”, continuando, Zaninelli comunica brevemente l’iter che porterà il tema in votazione nei comuni interessati, concludendo affermando che vi sarà la possibilità di visionare il documento finale una volta approvato dalle autorità e terminata la fase di consultazione. L’affermazione fatta ad hoc in merito alla presenza del ministro è ritenuta da parte dei contrari, totalmente fuori luogo e al quanto fuorviante. Per caso, il ministro ha contribuito in prima persona a progettare il Parco?"

"La nostra opinione fondata sui fatti riscontrati durante gli scorsi mesi, è che il coinvolgimento dei vari attori sia stato tutt’altro che a 360 gradi. Infatti abbiamo appreso da più persone direttamente coinvolte, come non sia stata nemmeno data la documentazione in esame alle apposite commissioni di consultazione create appositamente per valutare il progetto nei vari comuni. A quanto ci risulta nemmeno i patriziati hanno portato il tema in assemblea per decidere sull’eventuale adesione al progetto. Il comitato dei contrari, ritiene che il modo di agire avuto negli ultimi anni rispecchi in maniera cristallina quanto constatato durante la prima serata di pubblica presentazione, ovvero, vengono presentate solo informazioni per cercare un consenso fra la popolazione, tralasciando tutti gli aspetti vincolanti che verrebbero a presentarsi nel caso il parco venisse davvero creato".

"Come riferito precedentemente, la serata prosegue in forma di kermesse, diversi cittadini hanno l’opportunità di ricevere risposte in merito ad alcune domande. Con un certo stupore però, ne è stata udita una in particolare, la quale merita l’attenzione di tutti: un cittadino chiede al responsabile scientifico del progetto, Sig. Gianoni, come si intende ricevere il benestare da parte delle autorità in merito al progetto, in quanto questo, si apprende, non abbia attualmente i requisiti necessari ai sensi delle attuali leggi federali in materia di parchi. Infatti dalla documentazione si evince come attualmente siano previsti poco più di 61 km2 di zona nucleo (quella in cui vengono vietate quasi tutte le attività umane), mentre ai sensi dell’attuale legge sono necessari un minimo di 82.5 km2".

"La risposta da parte del responsabile scientifico è sorprendente, si limita ad affermare: “per i nostri addetti ai lavori sono sufficienti…”. La risposta a questa affermazione da parte del cittadino argomentante fa capire il secondo fine della domanda quando viene menzionata la modifica dell’attuale ordinanza, in corso di approvazione, da parte di Berna, la quale prevede la possibilità di includere nel territorio del potenziale parco Svizzero una buona parte di territorio transfrontaliero. L’intenzione sarebbe quella di coinvolgere i comuni italiani per sopperire alla mancanza di territorio indigeno e favorire il ricongiungimento dell’enclave di Bosco Gurin. Informazioni relative ai costi gestionali e accordi oltre confine non sono noti".

"L’associazione è altresì preoccupata dalla decisione del Consiglio di Stato, in accordo con l’ente responsabile del parco, di perseguire il ricucimento con Bosco Gurin nell’ambito della procedura di aggregazione della Val Rovana, che porterebbe di fatto a scavalcare le decisioni dei legislativi dei comuni toccati, di non far parte del parco nazionale".

"Il comitato dei contrari conclude nel rinnovare alla popolazione l’invito a voler prendere le proprie decisioni solo dopo aver valutato tutti gli aspetti inerenti il PNL, con approfondimenti e soprattutto avendo preso conoscenza di quanto scritto sui documenti ufficiali. Ogni cittadino è e deve essere in grado di dare giudizio in base alla propria coscienza ed esprimere il proprio volere liberamente in merito al futuro che spetterà ai fruitori del magnifico territorio che caratterizza il Locarnese".

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