Ticino
Pannelli solari bombardati dai chicchi, cosa fare in caso di intemperie
Redazione
2 anni fa
I danni provocati dalla grandine ai pannelli fotovoltaici a Locarno oscillano tra i 500 e 800 mila franchi e la città sta vagliando diverse soluzioni per ripristinare la situazione. Il municipale Zanchi: “Dobbiamo capire cosa è recuperabile". Con l’esperto della SUPSI Mauro Caccivio, cerchiamo di capire quanto sono resistenti e cosa fare quando vengono danneggiati.

Continua la conta dei danni nel Locarnese dopo la grandinata di dieci giorni fa. A pesare sul bilancio della città di Locarno, che negli ultimi anni ha puntato molto sul solare, anche i danni ai pannelli fotovoltaici. Tre edifici su cinque in cui sono stati installati hanno subito danni. Quelli maggiormente colpiti sono gli impianti più vecchi, che si trovano presso il campo da calcio la Morettina, il Centro tecnico logistico e il Palacinema: hanno subito un danno totale o al 50%. “L’impatto è stato abbastanza impressionante”, sottolinea il capo servizio dell’ufficio energia Luigi Conforto. “Ci sono alcuni pannelli che sono letteralmente esplosi. Alcuni si son salvati, altri sono stati bombardati dai chicchi di grandine”. E i costi per il rifacimento sono elevati. “Siamo nell’ordine dei 500-600mila franchi, ma potremmo arrivano anche agli 800mila se dovessimo essere chiamati a sostituire tutti gli impianti. Stiamo lavorando per valutare qual è la soluzione migliore”.

Pannelli recuperabili?

La forchetta tra i 500 e gli 800mila franchi si inserisce nei quasi 10 milioni di danni subiti dalla città. La variabilità del costo dipende dall’eventualità di poter recuperare o meno i pannelli sani per riutilizzarli. “Il problema è che già sull’arco di 3-5 anni abbiamo diverse tipologie di pannelli”, spiega il municipale di Locarno Pierluigi Zanchi. “Ogni anno praticamente abbiamo installato un impianto nuovo, ma con tipologie diverse. C’è da capire cosa è recuperabile e cosa non conviene recuperare e rifare da zero l’impianto. In quest’ultimo caso avremmo la possibilità di avere pannelli di nuova generazione, più performanti, che producono maggiormente rispetto a quelli installati 5-6 anni fa”. La tempistica per la riparazione o sostituzione attualmente non è ancora definita. I pannelli solari per sicurezza sono attualmente tutti spenti, con la conseguente perdita di energia elettrica e un aumento dei costi. “Per i prossimi 1-2 mesi, a dipendenza di quanto durerà il periodo di ripristino, pagheremo la corrente come la pagavamo prima. Anzi, forse un po’ di più visto che è aumentata”, sostiene Zanchi.

Quanto sono resistenti i pannelli solari?

Proprio negli scorsi giorni la Società elettrica Sopracenerina (SES) ha annunciato un rincaro del 20% della corrente elettrica per il 2024. Una possibile soluzione per risparmiare, suggeriva la società, è quella di installare impianti fotovoltaici. Ma se in futuro saremo confrontati più spesso con le intemperie che hanno toccato la regione del Locarnese, che tipo di pannelli dobbiamo installare? E fino a che punto sono resistenti quando i chicchi di grandine hanno raggiunto i 7 cm? “Un buon pannello dovrebbe resistere fino a 40mm, alcuni arrivano anche a 50 e in casi particolari a 60”, ci spiega Mauro Caccivio, responsabile del settore fotovoltaico della SUPSI. “C'è da dire che le norme internazionali definiscono come classe minima quella dei 25 mm. È dunque importante verificare che i pannelli abbiano un certificato in accordo alla normativa svizzera. In un caso abbiamo testato un pannello in laboratorio che è arrivato a 70 mm di grandine, come nel caso di Locarno. Sono casi rari, ma si sta migliorando”.

Cosa fare in caso di danni

Cosa fare, invece, quando un pannello è andato in frantumi? Si può mantenere la struttura e rimetterla in sesto o bisogna sostituirla del tutto? “Nel momento in cui va in frantumi è fondamentale sostituirlo e interrompere l'attività dell'impianto, staccando la stringa e seguendo le istruzioni degli installatori”, prosegue Caccivio. “Dobbiamo sempre ricordarci che i pannelli fotovoltaici producono elettricità e nessuno di noi utilizzerebbe un phon una volta caduto e con i fili scoperti. La stessa cosa vale per i pannelli”. 

Come proteggere i pannelli

Per quanto riguarda la prevenzione, al momento, conferma Caccicio, non esistono particolari “trucchi” per proteggere al meglio i pannelli solari, ma “nel momento in cui sono installati in facciata, riducono la componente della forza che è perpendicolare al pannello, quindi subiscono meno l'azione della grandine. Per il resto reti ancora non ce ne sono. La cosa fondamentale è acquistare prodotti certificati e in accordo alla normativa svizzera, puntando su caratteristiche del modulo che consentano una maggiore resistenza alla grandine. Anche lo spessore del vetro è molto importante: pannelli con vetri più spessi, resistono a grandini di maggiore diametro”.