Ticino
Pamini vuole lumi dal Governo sulle mascherine
© CdT/ Chiara Zocchetti
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Daniele Coroneo
3 anni fa
In un’interrogazione, il deputato democentrista vuole conoscere gli studi scientifici sui quali il Consiglio di Stato si è basato per decidere gli obblighi di uso della mascherina imposti a livello cantonale

Paolo Pamini vuole delle risposte dal Consiglio di Stato sull’obbligo della mascherina applicato a livello cantonale ad alcune categorie di lavoratori, ma soprattutto agli allievi di quasi tutti i gradi scolastici.

Il granconsigliere Udc ha presentato un’interpellanza alla quale ha chiesto di riconoscere il carattere d’urgenza, dato a suo avviso “dalla continua evoluzione della situazione epidemiologica che sembra non essere influenzata dalle azioni messe in campo” dal Governo.

“Efficacia e sicurezza dubbie”
“In base a quali evidenze scientifiche il CdS ha imposto l’uso continuativo della mascherina a molte categorie lavorative non ospedaliere nonché agli allievi delle scuole ticinesi?” è la prima domanda che pone il deputato democentrista. Pamini vuole poi sapere su quali studi scientifici si sia basato il governo cantonale per introdurre l’obbligo della mascherina a scuola e in alcune categorie professionali e se non abbia valutato – specialmente nelle scuole – “eventuali alternative, segnatamente apparecchi per la pulizia dell’aria, procedure di ricambio aria, ecc.”. Il parlamentare Udc nutre infatti dubbi sull’efficacia delle mascherine e anche sulla loro sicurezza: “Oggi è risaputo che lo studio di CHU et al. (2020, The Lancet), usato per promuovere l’uso della mascherina, è colmo di errori che ne mettono in crisi la valenza. Al contrario, numerosi studi scientifici hanno dimostrato che l’uso continuativo della mascherina comporti grandi sacrifici ai cittadini, senza portare reali riduzioni dei contagi”.

Volantino informativo sotto osservazione
Pamini chiede al Consiglio di Stato spiegazioni sul volantino informativo realizzato dal Cantone sul tema della vaccinazione Covid dei bambini, affermando che dall’opuscolo sia stato omesso che “l’omologazione di Swissmedic (del vaccino, ndr) è in realtà temporanea”.

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