Ticino
Palazzo Civico sotto i ferri, chiesto oltre un milione
Palazzo Civico sotto i ferri, chiesto oltre un milione
Palazzo Civico sotto i ferri, chiesto oltre un milione
Redazione
5 anni fa
Il Municipio ha licenziato il messaggio per lavori di manutenzione all'edificio, iscritto nei beni culturali cantonali

1.33 milioni di franchi per lavori di manutenzione a Palazzo Civico. È il credito richiesto dal Municipio di Lugano contenuto nel messaggio licenziato oggi all'attenzione del Consiglio comunale. L'obiettivo, spiega l'Esecutivo, è di garantire la sicurezza, rispondere alle nuove esigenze legate alla sostenibilità e alla digitalizzazione, conservare il valore storico dell’edificio.

Dopo la manutenzione straordinaria delle sale del Municipio e del Consiglio comunale, eseguite tra il 2017 e il 2020, "è oggi necessario intervenire con una serie di lavori di maggiore entità" scrive l'Esecutivo. Gli interventi riguardano principalmente l'aggiornamento dell’impianto elettrico e antincendio, il controllo degli accessi ed interventi per migliorare la sostenibilità energetica e il restauro del patrimonio statuario della facciata principale dell’edificio.

Particolare attenzione sarà riservata al valore storico della struttura. È dunque prevista la pulizia conservativa delle statue e del timpano della facciata su Piazza della Riforma. In particolare, saranno puliti il gruppo scultoreo in pietra di Saltrio collocato sopra il frontone (figure femminili allegoriche della Religione e della Libertà), le statue raffiguranti la Concordia e la Forza, lo stemma della città con i trofei di guerra, il fascio consolare e il cappello di Guglielmo Tell. L’intervento ha l’obiettivo di eliminare il degrado e conservare l’opera consentendo una migliore fruibilità estetica dell’intera facciata.

Il Palazzo iscritto nell'elenco dei beni culturali cantonali 

Palazzo Civico fu progettato dall'architetto milanese Giacomo Moraglia nel 1842 e realizzato nel 1843-1844. Era destinato a ospitare il Governo cantonale, che sarebbe giunto da Locarno a Lugano nel 1845. Come decretato dalla Costituzione del 17 dicembre 1814 e fino al 1870, infatti, il Cantone non aveva una capitale stabile: cambiava ogni sei anni, insediandosi a turno a Bellinzona, Locarno e Lugano. Durante l'assenza del Governo, fino alla definitiva destinazione dell'edificio a Palazzo Civico nel 1890, la struttura fu utilizzata come albergo (prima Albergo del Lago e poi Hotel Washington).

Oggi l'edificio è iscritto nell'elenco dei beni culturali cantonali e rappresenta "il cuore della vita politica della Città di Lugano", dove si svolgono le sedute del Municipio, del Consiglio comunale e delle sue Commissioni. È inoltre il luogo dove vengono ricevuti i rappresentanti politici nazionali e stranieri, le delegazioni, personalità del mondo della cultura e dello sport, dove si tengono eventi e manifestazioni aperti alla popolazione. Ospita la Cancelleria comunale, la Revisione interna, i servizi del Dicastero Istituzioni (Risorse umane, Comunicazione, Sviluppo economico), la sala per la celebrazione dei matrimoni più richiesta della città. È inoltre sede di Lugano Living Lab, il laboratorio innovativo della Città.

Gli ultimi interventi 

Gli ultimi interventi importanti eseguiti a Palazzo Civico iniziarono alla fine degli anni ’60 del secolo scorso, con la sistemazione della sala del Consiglio comunale, l'installazione degli ascensori, il tinteggio del cortile, la sistemazione di alcuni uffici e il restauro del piano nobile, e terminarono all’inizio degli anni ‘80 con il restauro delle facciate. Nel 1996, con il trasferimento della polizia comunale in via Beltramina, fu necessaria una nuova riorganizzazione con interventi minori. Agli inizi degli anni 2000 il Consiglio comunale concesse un credito per altri interventi di risanamento e, con la recente riorganizzazione dell’Amministrazione e la suddivisione in 7 Dicasteri (Progetto Nuova Amministrazione - PNA) sono stati ristrutturati numerosi uffici. Una manutenzione continua di Palazzo Civico nel corso degli anni ne ha garantito la funzionalità, la sicurezza e una costante attenzione all’estetica.

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