Ticino
“Ottimi risultati per l’USI grazie a Boas Erez”
Immagine Ticinonews
Immagine Ticinonews
Laura Milani
3 anni fa
Così la presidente del Consiglio dell’Università Monica Duca Widmer al Dies Academicus. Il rettore: “Il futuro dell’USI è dorato”

Dall’annuncio del termine prematuro del suo mandato di rettore dell’Universita della Svizzera italiana per citate “divergenze di vedute in ambito gestionale”, Boas Erez non si era mai espresso in pubblico. Lo ha fatto oggi, parlando ad autorità accademiche, politiche, sanitarie e giudiziarie in occasione del XXVI Dies Academicus, incentrando il suo discorso sul ruolo dell’Università. Ma, ha subito premesso, “capirei se alcuni di voi crederanno di leggere in questo mio discorso un qualche riferimento al cambio ai vertici. Ci tengo a dire che il tema è stato scelto mesi fa”.

Solo una certezza, emersa durante i ringraziamenti, in particolare per “tutte quelle persone che nelle ultime settimane mi hanno scritto, alcune dicendosi preoccupate. Voglio rassicurarle: confido che il futuro dell’USI sarà dorato”. E gratitudine: “Ringrazio il Consiglio per la fiducia che mi è sempre stata data”.

“Libertà non può essere assoluta, ma il controllo non soffocante”
Insomma, nessuna amarezza nelle parole di Boas Erez è trapelata dalla sua lunga relazione su scopi, diritti e doveri di un’istituzione accademica, che deve “analizzare, formare, criticare”, ha detto. E ancora: “Infondere un pensiero, uno stimolo alla riflessione”. Il tutto “destreggiandosi tra libertà individuale e responsabilità collettiva”. “La libertà - ha detto Boas Erez - non può essere assoluta. Il controllo non deve essere soffocante”. Parole che, seppur slegate dalla decisione consensuale sul cambio ai vertici, ben rappresentano l’impronta che il rettore, il cui mandato termina lunedì, ha cercato di dare all’Università.

“USI cresciuta con Erez”
“Dal 2016, dall’arrivo di Boas Erez, l’USI è cresciuta da diversi punti di vista”, ha messo in rilievo la presidente del Consiglio dall’Università Monica Duca Widmer. “Gli studenti sono passati da 2800 a quasi 4000, i collaboratori da 917 a 1108, i fondi di ricerca da 22 a 30 milioni. Boas Erez, con la sua squadra, ha portato l’USI a ottenere ottimi risultati in campo accademico, e di questo l’Università gli è grata. Restano le divergenze di vedute sulla gestione amministrativa che hanno portato alla decisione consensuale di terminare con anticipo il suo mandato quale Rettore”, ha terminato Duca Widmer.

Sistema duale indigesto
Divergenze che appunto, stando alle indiscrezioni di stampa riguarderebbero l’incapacità o meglio, la non volontà di Boas Erez di abituarsi al sistema duale di gestione dell’USI, che ha visto per legge nel 2019 un rafforzamento del potere del Consiglio dell’Università. Un rettore più abituato a muoversi da solo, quindi, poco incline ai compromessi, si pensi ad esempio alla decisione di non chiedere il certificato COVID durante la pandemia, come invece fatto dalle altre università. Le posizioni di Boas Erez in merito all’autogestione non sembrano invece aver giocato alcun ruolo.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata