Mobilità
"Ostacoli per deviare il traffico sul semisvincolo", l'Ata propone il 30 all'ora fra Giubiasco e Bellinzona
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 anni fa
Nell'ambito della stesura del Programma di agglomerato di quinta generazione del Bellinzonese l'Associazione traffico e ambiente ha formulato delle proposte volte a sgravare il centro cittadino dal traffico motorizzato.

Tra gli obiettivi del Programma di agglomerato di quinta generazione del Bellinzonese c’è la promozione della mobilità dolce e del trasporto pubblico. La Commissione regionale dei trasporti (Crtb) è già al lavoro e questa volta ha deciso di coinvolgere sin dall’inizio diverse associazioni, come quella per il traffico e l’ambiente. Proprio l’Ata, riporta il Corriere del Ticino, nella prima riunione ha lanciato l’idea di inserire il limite di 30 chilometri orari da Giubiasco fino al centro di Bellinzona, in vista dell’apertura del semisvincolo. “Non sarebbe una zona 30, ma una strada con limite di 30 km/h, come è per esempio il lungolago di Lugano”, precisa a Ticinonews Antonio Mottini, membro di comitato dell’Ata. Secondo il nostro interlocutore, “su questo tratto, quando c’è traffico, già adesso la velocità effettiva non è granché superiore a 30 km/h. I mezzi pubblici oggi viaggiano già attorno a questo limite".

"Creare qualche ostacolo"

Mottini riconosce che la proposta “potrebbe sembrare eccessiva”, ma invita a considerarla all’interno di un contesto futuro che vedrà l'apertura del semisvincolo sulla A2. “L'idea alla base del semisvincolo è proprio quella di creare una circonvallazione di Giubiasco. Non si può quindi pensare di lasciare tutto il traffico sulla strada che collega Bellinzona a Giubiasco, come adesso”. Secondo Mottini, per invogliare all’uso di quest'opera al posto della strada attuale “bisognerà cercare di realizzare qualche ostacolo”.

La zona 20 di Piazza Simen

Fra questi “ostacoli” l’Ata vedrebbe pure bene due nuove zone di incontro con limite massimo di 20 km/h e precedenza ai pedoni, una in piazza a Giubiasco e l’altra in Piazza Simen a Bellinzona. Quest’ultima, ci spiega Antonio Mottini, sarebbe idealmente compresa fra gli attuali semafori (che verrebbero tolti) ai due margini della piazza. “Vorremmo che in Piazza Simen si riducesse lo spazio per le auto restringendo la carreggiata, dando così più spazio ai pedoni e ciclisti”.

Gianini: "Prematuro esprimersi"

Gli spunti dei quattordici enti e associazioni convolti stanno giungendo in questi giorni sul tavolo della Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese, che li esaminerà nei prossimi mesi, insieme agli operatori tecnici. “È ancora prematuro esprimersi su queste proposte”, risponde Simone Gianini, presidente della Crtb, quando gli chiediamo un commento sulle idee dell’Ata. “Lo stesso vale per gli altri spunti che stanno arrivando”. Gianini fa però notare come le idee proposte siano espressione delle diverse sensibilità delle organizzazioni coinvolte. “Il grosso lavoro dei prossimi mesi sarà proprio coordinare queste diverse sensibilità e realizzare gli approfondimenti tecnici e scientifici necessari". L'obiettivo è "preparare un programma che sia il più condiviso possibile, ma che sia anche conforme con quanto la Confederazione ci impone”. Dopo alcune tappe intermedie di discussione, il documento dovrà essere consegnato a Berna entro il 2025.  

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