Sanità
Ospedali uniti contro le cyberminacce, Marazza: "I dati dei pazienti possono essere un target"
Redazione
6 giorni fa
Il Capo Servizio Analytics, Research & Communication EOC illustra le peculiarità del neonato centro nazionale dedicato alla cybersicurezza nel settore sanitario. "La piattaforma consentirà lo scambio di documentazione".

Gli ospedali finiscono sempre più spesso nel mirino della cybercriminalità. Proprio per questo, ieri in Svizzera è nato il primo centro nazionale di cybersicurezza, fondato da 18 ospedali, tra cui l’EOC e il gruppo Moncucco. Tra i membri fondatori dell’associazione c’è Michele Marazza, Capo Servizio Analytics, Research & Communication EOC. “Avremo la definizione di una piattaforma di interscambio di documentazione e di situazioni negative”, spiega Marazza a Ticinonews. Uno scambio di informazioni che funzionerà anche come un sistema di allerta precoce. Ma perché gli ospedali fanno gola ai criminali informatici? “I dati sensibili dei pazienti possono essere un target per richiedere un riscatto", risponde Marazza.

Il phising

L’attacco informatico più frequente verso gli ospedali è il phishing, ovvero “cercare di inserirsi nel sistema attraverso delle email, con dei link che creano poi delle situazioni malevole e vanno a crittografare dei dati", prosegue Marazza. "Ci sono tutta una serie di attività per impedire che ciò accada, tra cui dei sistemi antispam e, soprattutto, la formazione dei collaboratori per riconoscere queste tipologie di mail ed evitare che vengano aperte”. Un sistema di prevenzione che dal primo settembre verrà potenziato ma che finora, viene precisato, ha già dato i suoi frutti: “Abbiamo ricevuto delle situazioni di phishing, che sono state controllate ed evitate”, conclude Marazza.

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