
In una lettera inviata negli scorsi giorni alla Commissione Pianificazione ospedaliera, l'Associazione per la difesa del servizio pubblico esprime "viva preoccupazione" per quanto riguarda alcuni contenuti stilati in un pre-rapporto della Commissione (gennaio 2015) e una presa di posizione del Governo a riguardo (aprile 2015). L'associazione prende di mira in particolare "alcune scelte che favoriscono in modo incomprensibile il settore privato e pregiudicano la qualità del servizio pubblico".
L'Associazione non vede di buon occhio in particolare il partenariato tra il Civico e la Clinica S.Anna, rispettivamente tra la Carità e la Clinica Santa Chiara. "Queste scelte non considerano la diversità di natura delle strutture: l'EOC come ente pubblico controllato dal Governo e Gran Consiglio svolge un ruolo di servizio pubblico; le cliniche private, a maggior ragione se a scopo di lucro, hanno come obiettivo la realizzazione del massimo profitto. Ciò è accentuato se, come in un caso in discussione, la clinica fa parte di un gruppo finanziario diversificato (alberghi, immobiliare,...)".
L'Associazione si sofferma poi sulla tendenza alla privatizzazione parziale della psichiatria. "Se le vostre proposte fossero confermate, si accentuerebbe ulteriormente il trend negativo in atto da decenni: all'origine nel nostro Cantone la psichiatria residenziale era garantita nella misura del 94% dalle strutture pubbliche (OSC). Successivamente, il CdS ha deciso di ridurre i posti letto per ridurre icosti: ma mentre i posti letti pubblici sono passati da 754 (1970) a 155, quelli privati sono aumentati da 44 a 156, malgrado “gli infortuni” successi ad alcune cliniche private che hannodovuto essere chiuse. Ora, i responsabili dell’OSC stanno accordando particolare attenzione al lavoro di prevenzione e di presa a carico sul territorio, molto meno costose e meno invasive per ilpaziente. Per questa ragione ha ritenuto di poter ridurre di 15 unità i posti letto presso la Clinica cantonale".
L'Associazione sottolinea infine che il finanziamento pubblico è ormai stato parificato tra strutture pubbliche e private, ma i compiti e gli oneri non sono simili "Questo modo di fare introduce una concorrenza sleale tra le varie strutture e contribuisce a indebolire la sanità pubblica.
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