
Dopo che UNIA, dal suo sito denunciamoli.ch, ha segnalato un grave caso di dumping salariale, la società in questione, la Luxury Good con sede a Sant'Antonino, sotto la quale rientra la Gucci, prende ufficialmente posizione:
"Le società ticinesi LGI (Luxury Goods International) e LGL (Luxury Goods Logistics)", si legge nella nota inviata in redazione, "non solo operano nel pieno rispetto delle leggi svizzere applicabili (incluse le specifiche norme previste in tema di lavoro) ma, facendo parte del gruppo internazionale Kering, estremamente attivo nell'ambito della responsabilità sociale, hanno aderito al contratto di lavoro TicinoModa, l'associazione di categoria di riferimento sia per LGI sia per LGL. Questo contratto di lavoro è stato firmato da TicinoModa e dai sindacati OCST e SIC".
L'azienda ribadisce inoltre che le due società hanno ottenuto le più importanti e rappresentative certificazioni nazionali e internazionali in ambito di Qualità (ISO9001), Ambiente (ISO14001), Sicurezza (OHSAS18001), Responsabilità Sociale (SA8000) e recentemente la certificazione LEED Platino per l'edificio di Sant'Antonino conforme all'ambiente secondo i parametri stabiliti dalla U.S. Green Building Council. "Tutte le verifiche previste dalle suddette normative" si legge ancora, "eseguite da terze parti indipendenti, hanno evidenziato il rispetto delle normative stesse, e in aggiunta nessuna delle visite dell'ispettorato del lavoro del Cantone negli ultimi anni ha dato seguito a richiami o richieste di intervento in tema di normative di lavoro".
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