
La petizione per ridurre il costo dell’abbonamento annuale per i giovani (6-24 anni), lanciata lo scorso aprile dalla sezione Ticino dell’ATA (Associazione traffico e ambiente) ha raccolto in cinque mesi migliaia di consensi. Mercoledì mattina a Bellinzona, il presidente e il responsabile regionale di ATA hanno consegnato oltre 5'600 firme alla Cancelleria dello Stato. "Si tratta di un bel risultato - si legge in un comunicato - ma soprattutto di un chiaro segnale per dire alle nostre autorità che la mobilità del futuro passa anche dal portamonete dell’utenza". A poche ore dall’inizio di un nuovo anno scolastico, con numerosi studenti che ritornano a utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere le loro scuole, "tutte queste firme sono anche un indice che conferma come la sostenibilità ambientale di questa scelta vada accompagnata da una sostenibilità finanziaria (per i giovani o le loro famiglie)".
Gli obiettivi
I promotori ricordano che la proposta dell'associazione mira a ridurre il costo dell’abbonamento Arcobaleno annuale per i giovani dai 6 ai 24 anni, in seconda classe, limitandolo a un massimo di 600 franchi l'anno, ossia l’equivalente di ciò che oggi viene pagato per un abbonamento analogo, ma valido solamente per tre zone. In tal modo, i giovani potrebbero viaggiare in tutte le aree della Comunità tariffale Arcobaleno spendendo l’equivalente di 50 franchi al mese. "Un bel risparmio, se confrontato agli odierni 1'268 franchi all'anno necessari per potersi spostare nello stesso territorio". Inoltre, "si verrebbe a ridurre anche il divario tra le spese sostenute dagli studenti e dagli apprendisti, dato che questi ultimi oggi possono beneficiare di un importante riduzione (pari al 40% del prezzo dell’abbonamento Arcobaleno annuale), proveniente dall’apposito Fondo cantonale per la formazione professionale".
Bossi: "Una necessità"
"Per noi è una necessità, perché il Ticino è un cantone in cui il traffico è un problema e se riusciamo a far sì che il maggior numero di persone si sposti con i mezzi pubblici, andiamo ad alleggerire quello che è il traffico privato”, precisa Fabio Bossi, responsabile regionale di ATA. Il presidente di ATA Bruno Storni mette l'accento anche alle periferie: "Per le regioni periferiche, i giovani hanno bisogno di un abbonamento da 4 o 5 zone. Con questa petizione i giovani delle zone periferiche potrebbero spendere come i giovani che abitano in città".