Ticino
Oltre 25 milioni per i lavori di rispristino in Vallemaggia e Leventina
Ecco come sarà il ponte di Visletto/ © Canton Ticino
Ecco come sarà il ponte di Visletto/ © Canton Ticino
Redazione
un giorno fa
I crediti sono destinati soprattutto a opere di protezione e premunizione dai pericoli naturali sulle strade cantonali. Approvata dall'Esecutivo anche la realizzazione di un nuovo ponte stradale a Visletto: l'opera sarà agibile a partire da novembre 2026.

Novità importanti per l’Alto Ticino. Il Consiglio di Stato ha licenziato il messaggio per lo stanziamento di un importo complessivo di 25'388'140 franchi e l’autorizzazione alla spesa di 2'892'000, quale sussidio complessivo cantonale e federale per i lavori di sistemazione urgenti dopo l’alluvione di giugno 2024 in Vallemaggia e Leventina. I crediti si riferiscono, in particolare, a quanto già realizzato nei mesi immediatamente successivi all’evento eccezionale. L’Esecutivo ha altresì approvato la risoluzione governativa per la realizzazione di un nuovo ponte stradale a Visletto, nel Comune di Cevio, i cui lavori inizieranno il 7 luglio prossimo; la nuova opera sarà agibile a partire da novembre 2026.

A cosa sono destinati i fondi

I crediti contenuti nel messaggio e approvati dal Governo sono destinati, ad esempio, a opere di protezione e premunizione dei pericoli naturali sulle strade cantonali, al Consorzio strada Valle Bavona (quale contributo straordinario) per le opere di ripristino urgenti della carreggiata stessa, a misure di sistemazione idraulica, sgombero e ripristino della sicurezza, nonché al finanziamento dell’aggiornamento dei piani delle zone di pericolo–acqua e agli studi di base ad esso collegati. Non solo: verranno utilizzati anche anche per il risanamento delle strade forestali e le opere di protezione del bosco, per il ripristino delle infrastrutture di approvvigionamento idrico e di smaltimento delle acque, nonché quale contributo per la rimozione dei rifiuti dispersi. Al Comune di Cevio saranno destinati all’allestimento del progetto di sistemazione e riqualifica del paesaggio di Fontana-Bosco-Mondada. Si stima che l’impegno finanziario del Canton Ticino per il ripristino di opere di sua proprietà, i sussidi ordinari agli enti locali e il successivo aiuto supplementare, ammonteranno a circa 45–50 milioni di franchi.

I danni

L’evento del 2024 ha provocato considerevoli conseguenze in particolar modo sul territorio dell’Alta Vallemaggia. Nel complesso, sono stati cartografati cinquanta eventi naturali maggiori di flussi di detrito, erosioni di sponda e piccoli franamenti. L’alluvione ha interessato più di cento edifici (case, stalle, rustici) essenzialmente situati fuori zona edificabile, di cui quindici andati totalmente distrutti o severamente danneggiati. In Lavizzara le zone più colpite sono state Prato Sornico, il Piano di Peccia e la zona “Bola” a Mogno. Inoltre, tre aziende agricole (due in Val di Peccia e una in Val Bavona) sono state fortemente danneggiate dall’evento e al momento non sono agibili.

Nella fattispecie, il Consiglio di Stato ha approvato:

  • un credito di 13'280'000 franchi per opere di protezione e premunizione dai pericoli naturali sulle strade cantonali e un contributo eccezionale di 640'000 a favore del Consorzio strade Valle Bavona per la sistemazione dei danni urgenti causati dall’alluvione alla carreggiata
  • un credito di 3'500'000 quale sussidio cantonale e l’autorizzazione alla spesa per la sistemazione dei danni causati dall’alluvione in Vallemaggia e valle Leventina alle opere di protezione dei corsi d’acqua, nonché un credito di 600'000 quale finanziamento cantonale e l’autorizzazione alla spesa di 1'200'000 tenuto conto del sussidio federale per il finanziamento dei rilievi, degli studi generali e dell’aggiornamento delle zone di pericolo a seguito dei danni alluvionali in Alta Vallemaggia nei Comuni di Cevio e Lavizzara e in Alta Leventina nel Comune di Airolo;
  • un sussidio complessivo di 1'692'000 franchi (di cui 788'000 quale sussidio cantonale e 904'000 quale sussidio federale) a favore degli Enti esecutori, per gli interventi necessari in Vallemaggia e Leventina per il risanamento delle strade forestali e le opere di protezione del bosco;
  • un credito di 2'112'300 franchi quale sussidio cantonale a favore degli Enti esecutori per il ripristino delle infrastrutture di approvvigionamento idrico e per lo smaltimento delle acque danneggiate dall’alluvione, nonché quale contributo per la rimozione di rifiuti dispersi nella natura che altrimenti difficilmente verrebbero raccolti;
  • un credito di 200'000 franchi quale contributo al Comune di Cevio per l’allestimento del progetto di sistemazione e riqualifica del paesaggio di Fontana-Bosco-Mondada;
  • un credito di 3'093'070 franchi per la copertura dei costi di ripristino urgenti, per le opere di migliorie strutturali agricole e i pagamenti diretti;
  • un credito di 1'174’770 franchi quale aggiornamento del credito di 400'000 franchi per le spese iniziali legate alla gestione dell’emergenza (attività di ricerca e salvataggio, assistenza alle persone, logistica, condotta e ripristino).

Il ponte a Visletto

Passando al tema del ponte di Visletto, la costruzione di una nuova opera si rende necessaria sempre in seguito all’alluvione della notte tra il 29 e 30 giugno, che provocò il parziale crollo del ponte sulla Maggia. L’evento causò l’interruzione del collegamento stradale con l’Alta Vallemaggia e danneggiò in maniera importante le canalizzazioni per l’evacuazione delle acque luride, le infrastrutture tecniche, le condotte per l’approvvigionamento idrico e quelle per le comunicazioni. Tali infrastrutture si trovano tuttora in condotte poste sulla passerella ciclopedonale. Il ponte provvisorio militare, si legge in una nota stampa, "presenta delle limitazioni: la velocità massima consentita è di 20 km/h e la capacità è limitata a 32 tonnellate". Queste restrizioni, unite alla necessità di garantire la sicurezza a lungo termine, “rendono urgente la realizzazione di una struttura definitiva”. L’iter di assegnazione dell’appalto si è svolta in tre fasi: la richiesta iniziale di offerta e la definizione dei team offerenti, l’allestimento di un progetto di massima e infine di uno definitivo. Considerata la rilevanza dell’opera e il suo impatto in termini paesaggistico e ambientale, sono state invitate sette ditte e sono pervenute quattro candidature attraverso consorzi.

La nuova struttura

Il progetto selezionato è stato presentato dal Consorzio VISLÈ. Il nuovo manufatto avrà una lunghezza complessiva di 146,4 metri e una larghezza totale di 8 metri, inclusi i cordoli. Sarà costituito da una trave continua a cinque campate con sezione mista, prevalentemente in acciaio corten. Le spalle, le pile e la piattabanda saranno invece in calcestruzzo armato. La struttura sarà spostata verso monte rispetto al vecchio tracciato. Scelta, questa, “che migliora la sicurezza contro l’erosione”. Le pile avranno sezione circolare con un diametro di 1,30 metri; una soluzione "volta a ridurre la formazione di fosse erosive, indipendentemente dall’angolo di attacco della corrente". L’offerta pervenuta dal Consorzio VISLÈ prevede un costo 8'450’000 franchi (IVA inclusa), importo interamente finanziato dal Cantone.

I render del nuovo ponte: