Ticino
Oltre 1'300 firme (e una scatola di ricci) contro i licenziamenti alla SNL
Redazione
6 ore fa
I firmatari della petizione lanciata dal SEV chiedono il ritiro immediato dei tre licenziamenti, l’intervento urgente delle autorità politiche e istituzionali, nonché lo stop a ogni finanziamento pubblico “a chi calpesta i diritti fondamentali dei lavoratori”.

Sono più di 1’300 le firme della petizione promossa dal Sindacato del personale dei trasporti (SEV) contro “i tre licenziamenti antisindacali” attuati dalla Società navigazione Lago di Lugano (SNL) lo scorso 29 luglio, dopo che l’azienda aveva inoltrato ai sindacati la disdetta straordinaria del Contratto collettivo di lavoro. Le firme - si legge in un comunicato del SEV - verranno spedite alla direzione SNL con un pacco postale contenente ricci di castagne, la versione “nostrana” del cactus, "come segnale di disapprovazione per l’agire della società".

Le motivazioni

Questi tre licenziamenti, deplora il SEV, “non sono una misura di riorganizzazione aziendale, ma dei mirati licenziamenti antisindacali”. Le tre persone toccate “erano infatti  voci critiche all’interno dell’azienda”. Il primo “era membro della commissione del personale, il secondo era il candidato per rappresentare il personale nel consiglio di fondazione della cassa pensioni, e il terzo ha fatto intervenire il sindacato per far valere i suoi legittimi diritti su questioni relative alla Legge sulla durata del Lavoro". La decisione presa non sarebbe dunque una coincidenza, bensì "il chiaro segnale di una politica di repressione e intimidazione. Non è accettabile che ciò avvenga, a maggior ragione in un’azienda che riceve finanziamenti pubblici".

Le richieste

I firmatari chiedono dunque il ritiro immediato dei licenziamenti, l’intervento urgente delle autorità politiche e istituzionali del Cantone e della Città, nonché lo stop a ogni finanziamento pubblico “a chi calpesta i diritti fondamentali dei lavoratori”. L’indifferenza "non è un’opzione; i firmatari hanno reagito, consapevoli che ciò che oggi ha colpito i colleghi SNL, in futuro potrebbe toccare a loro, e non è accettabile che chi difende i propri diritti venga punito".

 

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