Ticino
Oggi sciopera il datore di lavoro!
Redazione
11 anni fa
Provocatoria iniziativa alla Pollini Edgardo SA. "Anch'io ritengo giusto incrociare le braccia" dice il titolare

Ieri hanno incrociato le braccia gli operai, oggi il datore di lavoro.

È uno sciopero alquanto anomalo, quello che si svolge oggi a Cavigliano, presso la Pollini Edgardo SA.

Quando gli operai sono giunti in sede, stamane, hanno trovato due vistosi cartelloni: "Ieri avete scioperato voi..." dice il primo, "oggi e domani sciopera il datore!" recita il secondo.

Una provocazione ideata e messa in atto dall'imprenditore Arturo Pollini, che intende così lanciare un appello alla politica.

"La mia ditta ricomincerà a lavorare solo lunedì" ci spiega Pollini. "Alla loro richiesta di scioperare, anch'io ritengo giusto incrociare le braccia per far passare il mio messaggio."

Pollini non ce l'ha con i propri operai, bensì con i sindacati. "Mi sembra scorretto che i ticinesi debbano firmare una legge nazionale se gli svizzeri tedeschi non lo fanno" afferma. "Anche loro fanno parte della Svizzera."

"In più i sindacati ci accusano di cose che non ci hanno mai chiesto" aggiunge Pollini. "Non mi sembra molto corretto il loro modo di agire. Vogliono che prima noi firmiamo il contratto nazionale, e solo in un secondo tempo intavolerebbero delle discussioni con noi. Sinceramente sono stufo di questa storia. Per accusare qualcuno dovresti prima sederti a un tavolo e presentare le tue richieste, poi eventualmente protestare."

Secondo l'imprenditore non c'è nessuna base legale per obbligare i datori di lavoro a firmare il contratto. "Io non sono contrario ai contratti collettivi, anzi. Ho votato persino a favore del prepensionamento. Ma sono contrario alle imposizioni dall'alto. E questo del contratto nazionale è un diktat che non posso accettare."

"Io come imprenditore devo far fronte a tutta una serie di spese e impegni" conclude Pollini. "Questi conflitti voluti dai sindacati non mi aiutano di certo ad avere le entrate per onorare questi impegni. Quindi ritengo che la mobilitazione degli scalpellini non porti a nessun vantaggio nemmeno per gli operai stessi."

UNIA ha subito reagito all'azione della Pollini Edgardo SA tramite un comunicato stampa, con il quale definisce lo sciopero "un gesto intimidatorio e inaudito che non trova riscontro nella storia recente del nostro paese e che ci riporta a una situazione ottocentesca."

Il sindacato condanna pubblicamente questo genere di comportamento della controparte padronale, "che ben evidenzia il clima nel quale si è sviluppata negli ultimi due anni la vertenza nel settore del granito ticinese".

"Una vertenza in cui l'associazione di categoria si è sempre dimostrata chiusa a ogni tentativo di conciliazione" prosegue il sindacato."E ora, di fronte alla protesta, ricorre alle minacce nel tentativo di intimorire i lavoratori: prima per dissuaderli dalla partecipazione allo sciopero e oggi per punirli. Oltre alle minacce di licenziamento, in alcune ditte è stato imposto agli operai di anticipare l’inizio dei lavori alle 4 del mattino (contravvenendo così alla legge federale sul lavoro) mentre in altre sono stati ingaggiati agenti di sicurezza privata per presidiare le cave."

Unia denuncia con forza "questi maldestri e goffi tentativi del fronte padronale di sabotare l’esercizio di un diritto costituzionale" e si riserva di intraprendere azioni legali nonché di sollecitare un intervento dell'Ispettorato cantonale del lavoro.

Maggiori dettagli sullo sciopero odierno nel servizio di TeleTicino, questa sera al TG delle 18.45.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata