Ticino
"Oggi metto la camicia dei contadini svizzeri"
Redazione
10 anni fa
Sorpresa oggi in Gran Consiglio: Giovanni Berardi indossa la camicia con le stelle alpine, per protestare contro chi la definisce "provocatoria, discriminatoria e razzista"

La vicenda della scuola lucernese che ha proibito ad alcuni alunni di portare la camicia dei contadini svizzeri definendola “provocatoria, discriminatoria e razzista” ha avuto vasta eco in tutta la Svizzera.

Così, come hanno fatto cinque consiglieri nazionali il 19 marzo scorso, anche Giovanni Berardi, l’unico deputato agricoltore del Canton Ticino, ha deciso di indossare la camicia con le stelle alpine per la seduta iniziale dell’ultima sessione di Gran Consiglio della legislatura, che si apre oggi a Bellinzona.

“È un onore – spiega Berardi – vestire questa camicia perché, al contrario di chi l’ha definita provocatoria e razzista, per me e per tutte le persone vicine al mondo agricolo questo indumento veicola solo e soltanto valori positivi."

Berardi presenta poi un breve elenco di questi valori positivi:

"È il simbolo del legame fra le cittadine e i cittadini svizzeri e la loro agricoltura di prossimità che rappresenta una certezza per il futuro. Un legame molto stretto e importantissimo, dal momento che ognuno di noi, che sia svizzero o straniero, consuma tre pasti al giorno."

"È anche un simbolo positivo di appartenenza al ceto agricolo e alle sue tradizioni. È indossata con orgoglio in particolare dai bambini e da famiglie intere. Ma anche da chi è vicino al mondo agricolo come ad esempio gli appassionati di trattori d’epoca, la gioventù rurale, i lottatori svizzeri e il pubblico che assiste alle gare, ecc."

"È anche simbolo di apertura e tolleranza perché nell’agricoltura svizzera, nelle aziende agricole, sugli alpeggi, ecc. operano e collaborano contadini svizzeri e personale agricolo la cui origine può anche essere straniera. In questo ambito il settore agricolo rappresenta un bell’esempio di integrazione."

"Ne fanno incetta pure molti turisti che individuano in questo indumento la positività e la qualità del loro soggiorno in Svizzera."

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