Ticino
Odescalchi 2022, “sempre più situazioni di crisi”
Lara Sargenti
3 anni fa
I colleghi di Ticinonews hanno assistito a un’esercitazione nell’ambito dell’operazione trasnfrontaliera e interpellato i principali attori. Lucas Caduff: “Bisogni più seri e frequenti”. Gobbi: “Rafforzare la cooperazione transfrontaliera”

Alcuni detenuti della Stampa sono stati trasferiti all’ex carcere femminile di Torricella a causa di un’epidemia. I militi dell’Esercito sono presenti per la messa in sicurezza della struttura. Poco prima di mezzogiorno scoppia un incendio. Le forze civili vengono allertate, i detenuti sono evacuati ma qualcuno tenta, invano, la fuga. È un’esercitazione, una delle tante nell’ambito dell’operazione transfrontaliera Odescalchi, che in questi giorni mette in campo oltre 4000 militari. Si tratta di eventi ipotetici, ma verosimili. Altri esempi: un incidente aereo, la mancanza d’acqua, un inquinamento nel lago al di là dal confine. Situazioni di crisi che sono sempre più frequenti e che tutti, forze militari e civili, devono essere pronti a gestire, spiega il divisionario Lucas Caduff ai microfoni di Ticinonews. “Quando ho cominciato la mia carriera militare c’era la difesa e il resto erano solo piccoli casi o bisogni secondari. La sicurezza ora rappresenta un segmento importante. Il clima cambia e abbiamo anche una guerra in Europa. I bisogni sono più seri e frequenti rispetto a prima. Abbiamo più impieghi e facciamo più allenamenti per aiutare e sostenere”.

A Pollegio si simula una conferenza mondiale sul clima
Una grande operazione iniziata già lunedì e che si concluderà oggi a Pollegio con la simulazione di una conferenza mondiale sul clima. Quasi una sorta di prova in vista di quello che realmente vivremo a luglio a Lugano. “Pollegio potrebbe essere una sorta di piccola URC2022 che si terrà a Lugano a inizio luglio”, spiega il direttore del Dipartimento Istituzioni Norman Gobbi. “Sarà più ridotta, ma potrebbe evidenziare alcuni punti critici. Questo dimostra come l’esercito, quando fa la pianificazione insieme al cantone per questo tipo di esercitazioni, immagina degli scenari che si presentano nella realtà. A Pollegio firmeremo anche un accordo di cooperazione in caso di catastrofe in modo da fissare sulla carta quelle che sono le procedure di attivazione tra la Prefettura di Varese e il Canton Ticino”.

Sigillare ancor di più la collaborazione
Era già capitato nel 2016, quando Odescalchi si svolse per la prima volta con la messa in scena di un grave incidente ferroviario che aveva coinvolto, anche allora, forze svizzere e italiane. Oggi, quindi, la collaborazione tra i due paesi sarà ulteriormente sigillata. “La collaborazione c’è già e l’abbiamo vissuta recentemente con l’incendio del Monte Gambarogno”, aggiunge Gobbi. “Grazie ai contatti con la Prefettura abbiamo attivato i mezzi italiani, come l’impiego di Canadair”.

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