Ticino
Occhio a prestare la vostra auto in Italia
Occhio a prestare la vostra auto in Italia
Occhio a prestare la vostra auto in Italia
Redazione
6 anni fa
Il TCS mette in guardia sui pericoli: si va da multe di 712 fino a 2848 euro, o addirittura la confisca del veicolo

In Svizzera qualsiasi conducente, anche straniero, in possesso di una licenza di condurre valida, può guidare un veicolo targato CH all'interno del territorio nazionale senza problemi. In Italia le cose stanno invece diversamente e le conseguenze possono essere anche spiacevoli. Chi presta infatti il proprio veicolo, immatricolato in Svizzera, a persone che vivono e sono domiciliate in Italia e che guidano il mezzo nella vicina Penisola, rischia di incappare in multe salate o addirittura nel sequestro del veicolo. A porre l'accento sulla problematica è il TCS, che nel suo bolletino di febbraio, ha interpellato Federico Maggiani, avvocato referente del TCS in Italia, per illustrare il quadro della situazione. 

Le modifiche apportate al Codice della strada italiano dal Decreto Legge nr. 113 del 4 ottobre 2018, entrato in vigore il 1° dicembre 2018, prevedono infatti il rigoroso divieto ad un italiano o uno straniero, che ha stabilito la residenza in Italia da più di 60 giorni, di circolare alla guida di un veicolo immatricolato all’estero, indipendentemente dal fatto che ne sia proprietario o solo conducente.

"Le sanzioni" spiega Maggiani, "sono estremamente pesanti e consistono in una sanzione pecuniaria da un minimo di 712 euro ad un massimo di 2.848 euro. Oppure nell'immediata cessazione della circolazione del veicolo con l’applicazione del fermo amministrativo, che può sfociare poi nella confisca del veicolo stesso".

Il consiglio è quindi quello di non lasciar guidare il proprio veicolo immatricolato in Svizzera a cittadini italiani o stranieri residenti in Italia, anche se stretti parenti. "È anche opportuno che questo inasprimento del Codice stradale italiano sia conosciuto dai molti italiani residenti in Svizzera per evitare il verificarsi, nei prossimi mesi, di una pluralità di casi del genere con pesanti danni per i proprietari dei veicoli immatricolati in Svizzera" conclude Maggiani.

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