Interrogazione
Obbligo di raccolta separata delle plastiche PE e PP, e le altre?
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Redazione
2 anni fa
13 deputati in Gran Consiglio hanno inoltrato un’interrogazione al Consiglio di Stato per chiedere, fra le varie questioni,  “su quali basi di valutazione scientifiche ed economiche di mercato il Dipartimento del Territorio è giunto alla decisione di raccogliere e riciclare le plastiche PE e PP in Ticino?”

Recentemente il Consiglio di Stato ha deciso di introdurre l’obbligo per i Comuni di raccogliere separatamente le plastiche riciclabili a partire dal mese di giugno 2023. Una decisione che ha trovato la soddisfazione di molti, ma che secondo 13 deputati in Gran Consiglio “così genericamente formulata presenta una serie di domande, alcune delle quali già state oggetto di vari interventi”. Fra gli interventi citati dai due deputati troviamo l’interrogazione di Sara Imelli del 11 novembre “Obbligo di raccolta separata delle plastiche riciclate: quanto aumenterà la tassa base rifiuti per i cittadini e le aziende?”, quella dell’Associazione dei Comuni ticinesi in merito agli aspetti riguardanti la modalità e la tempistica di attuazione e, infine, la Petizione da parte dell’Associazione OKKIO. Per questo motivo hanno deciso di inoltrare un’interrogazione al Consiglio di Stato.

Sammelsack

Il tema del riciclaggio delle plastiche è sempre più di attualità, specialmente per via della maggior sensibilità ambientale e attenzione per la conservazione delle risorse. Il Comune di Bellinzona si è fatto pioniere, tramite una fase pilota, dell’introduzione della raccolta delle plastiche miste tramite un sacco a pagamento: il Sammelsack. Il successo riscontrato dalla popolazione e il risultato positivo emerso dallo studio da parte della EcoControl SA ha permesso di uscire dalla fase pilota e continuarlo come servizio regolare. Sono infatti 16 i Comuni che attualmente lo hanno introdotto, con quantitativi raccolti di buona qualità e in continuo aumento. Tramite il Sammelsack vengono infatti raccolte quasi tutte le tipologie di plastiche in circolazione. Esse vengono poi separate in un centro automatizzato in Austria, a una ventina di chilometri dal confine svizzero, prima di ritornare ed essere riciclate in gran parte in Svizzera. Solo la parte non riciclabile (20 -30%) viene convogliata ai cementifici o inceneritori svizzeri.

Questione inquinamento

Il sopramenzionato studio di EcoControl sulla contestata questione dei trasporti conclude che “sulla base di questa prima valutazione, si può presupporre che l’influsso dei trasporti dal Ticino alla Svizzera interna sia trascurabile rispetto ai benefici ambientali ottenuti dal riciclaggio delle plastiche miste”.

Una limitazione al riciclaggio?

Per i due deputati firmatari dell’interrogazione “limitare la raccolta alle sole plastiche PE e PP, come chiede la modifica del ROPSR vuol dire potenzialmente riciclare solo il 15 – 20% delle plastiche totali prodotte dalle economie domestiche. Il restante, che comprende anche una buona parte di materiale facilmente riciclabile, come PET non proveniente da bottiglie per le bevande, PVC, PS ecc.  finirebbero bruciate nell'inceneritore con uno spreco di risorse rinnovabili e notevoli emissioni nocive (in particolare CO2) nell'ambiente”. Intanto nel contesto dell'Economia Circolare, SwissRecycling con l’Associazione dei Riciclatori della Plastica Svizzeri (ARSP) e la grande distribuzione (Migros, Coop, Aldi, Lidl ecc.) “si sono accordati per introdurre a livello nazionale già l’anno prossimo una soluzione sul modello del Sammelsack per le plastiche miste. Facciamo notare inoltre, come già fatto dall’interrogazione di Sara Imelli, che il finanziamento della raccolta e trattamento delle plastiche attraverso l’aumento della tassa di base è contrario al principio di causalità, come stabilito dall'art. 2 della Legge Federale sulla Protezione dell'Ambiente (LPAmb): «chi più produce rifiuti, più paga»!”.

L’interrogazione

Nel contesto di quanto esposto i 13 deputati firmatari chiedono al Consiglio di Stato:

-        Su quali basi di valutazione scientifiche ed economiche di mercato il Dipartimento del Territorio è giunto alla decisione di raccogliere e riciclare le plastiche PE e PP in Ticino?

-        Chi sono gli operatori consultati e che entrano in considerazione per offrire il servizio di raccolta e riciclaggio?

-        Quali sono i costi del servizio previsti a carico dei Comuni?

-        Come sarà assicurato che il servizio completo dalla raccolta, al riciclo e al riuso sarà svolto interamente in Ticino come auspicato dal DT?

-        Ha senso proporre una «soluzione tutta ticinese» quando a livello nazionale nel contesto dell’economia circolare SwissRecycling assieme all’Associazione dei Riciclatori della Plastica Svizzeri e la grande distribuzione sta introducendo un sistema tipo Sammelsack per le plastiche miste a livello nazionale?

-        Il Sammelsack per le plastiche miste adottato con soddisfazione e con successo in 16 Comuni ticinesi ed in ca 500 in Svizzera, sarà ancora autorizzato in considerazione del fatto che comprende già la raccolta ed il riciclaggio delle plastiche PE e PP?