
“O prendete appuntamento per una visita dal medico del traffico o le ritiriamo la patente di guida. Ci invii anche un certificato del suo medico”. È questa in sintesi la raccomandazione dell’Ufficio giuridico della Sezione della circolazione che hanno ricevuto due donne di Origlio. Si tratta di Sonia Riva, 66 anni, e di Raffaella Nonella, di 44. Madre e figlia che si sono rivolte al Caffè per raccontare la loro storia.
"Non si trattano così due persone oneste che non hanno mai avuto a che fare con la polizia. Ha tutta l’aria di essere un abuso di potere" dichiarano le donne. La prima raccomandata è stata ricevuta da Raffaella il 16 aprile, mentre Sonia ne ha ricevuta una molto simile due giorni dopo.
"Non ne capivo la ragione, non abbiamo mai avuto alcun problema con la polizia, mai preso una multa, un radar, mai state fermate da una pattuglia, mai fatto un’infrazione stradale e ci vogliono togliere la patente, a tutt’e due poi. Nella lettera c’è scritto che 'da informazioni in nostro possesso emerge la necessità di procedere nei suoi confronti con adeguate verifiche circa la sua attuale idoneità alla guida sicura di veicoli a motore'" racconta Sonia.
Rivoltesi alla Sezione della circolazione di Camorino per capirne di più, i funzionari comunicano loro che la legge impone la riservatezza e che non possono quindi spiegare i motivi della convocazione. "In passato ho avuto qualche problema alla schiena che però non ha mai influito sulla mia capacità di guida - spiega Sonia -. Mia figlia invece nel 1993 ha subito un intervento per l’asportazione di un tumore al cervello. All’epoca fui proprio io, spaventata all’idea che continuasse a guidare, a contattare l’Ufficio della circolazione per farle togliere la patente. Le fecero rifare l’esame di guida che superò benissimo”.
Recatesi del medico di famiglia per effettuare la visita, le donne trasmettono poi i certificati a Camorino, che pochi giorni dopo annulla il procedimento nei confronti di Sonia, ma non quello di Raffaella, dalla quale richiedono ulteriori verifiche. Così, il 7 giugno Raffaella si reca dal Medico del traffico Andrea Bonanno.
"Quel giorno Raffaella entra nel suo studio alle 18.35 ed esce alle 18.55. Il medico le ha misurato la pressione, fatto leggere le lettere su un tabellone, ascoltato il cuore, l’ha vista camminare, le ha picchiato il martelletto sulle ginocchia e le ha guardato le mani. 490 franchi. Vogliamo scherzare?".
Ad oggi non si sa come andrà a finire per Raffaella "Tutto questo per una segnalazione, di chi e perché ancora non lo sappiamo" conclude Sonia.
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