
Momento importante per la clinica Santa Chiara di Locarno. Riuniti al tavolo, dopo oltre 7 mesi di trattative, sindacati e direzione hanno firmato il nuovo CCL del personale. Un accordo giunto alla fine di un periodo di turbolenze, sfociato in 10 licenziamenti nel 2017, che oggi viene salutato positivamente dai sindacati.
"Il CCL genera pace del lavoro, equità di trattamento all'interno di un'azienda" sottolinea il sindacalista VPOD Stefano Testa ai microfoni di TeleTicino. "Momenti di difficoltà ci sono in tutte le aziende, dobbiamo implementare questi strumenti che sono il contratto, il partenariato sociale e un rapporto di forza che sia basato non tanto sul darsi le testate ma sul trovare concordanza e poter costruire dei rapporti di fiducia tra le parti".
"Ci sono stati dei climi di tensione tra la clinica e il sindacato OCST" conferma Diana Camezind del sindacato cristiano sociale. "Avevamo denunciato determinate cose che sembravano essere accadute qui in clinica, quindi c'era stato un distacco tra il sindacato firmatario del CCL con la direzione della clinica".
Il riferimento è a quanto accaduto a fine 2017, con quei 10 licenziamenti improvvisi e le accuse dei sindacati: “la direzione non parla, i dipendenti hanno paura”. Un piccolo terremoto causato dal nuovo tariffario Tarmed.
"Ci ha creato un minor introito di mezzo milione che in qualche modo dovevamo compensare" sottolinea Daniela Soldati, membro del CdA della Clinica S. Chiara. "Avevamo avvertito la commissione interna del personale, facendo vedere le cifre e cercando di essere il più trasparenti possibile. Quello che è arrivato ai mass media per noi non corrispondeva a realtà. Il fatto di redigere questo nuovo contratto di lavoro voleva proprio essere un gesto per dire che noi non imponiamo le cose dall'alto e non vogliamo un clima di tensione con il nostro personale".
La clinica vuole dunque voltare pagina e il nuovo CCL è il primo importante tassello. Il salario minimo per un impiego al 100% passa da 3622 franchi al mese a 3892 franchi con 14 giorni festivi infrasettimanali. Fra le novità, sono previste gratifiche a partire dai 10 anni di servizio, il rafforzamento del congedo maternità da 16 a 18 settimane e l’introduzione di un congedo paternità di 2 settimane.
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