
Da oggi entrano in vigore in tutta la Svizzera le nuove disposizioni in materia di test Covid-19. In presenza di sintomi – quali raffreddore, febbre, mal di testa, mal di gola, perdita improvvisa del gusto e dell’olfatto – i test continuano a essere gratuiti e le persone sintomatiche invitate a rivolgersi immediatamente alla hotline cantonale (0800 144 144), a un medico o a una farmacia autorizzata. Per contro, come deciso dal Consiglio federale, la Confederazione smetterà invece di coprire il costo dei test per persone asintomatiche che desiderano farsi testare per ottenere un certificato Covid.
Le eccezioni
Fanno eccezione i bambini e adolescenti di età inferiore ai 16 anni, le persone che per ragioni mediche non possono essere vaccinate (è necessario mostrare un certificato medico), le persone che hanno ricevuto una dose di vaccino e sono in attesa della seconda dose (disposizioni in vigore solo fino a fine novembre) e le persone che devono recarsi in una struttura sanitaria (ospedali, case anziani, ecc.). In quest’ultimo caso è infatti possibile sottoporsi gratuitamente a un test e ricevere un’attestazione – e attenzione non un certificato Covid - con il risultato negativo. Per fare chiarezza i colleghi di Ticinonews hanno interpellato Federico Tamò, portavoce Ordine dei farmacisti ticinesi.
Cambia la situazione in generale?
“Cambia la strategia del Consiglio federale della prevenzione, ma la strategia di depistaggio rimane uguale. La differenza sta nella sovvenzione della strategia vaccinale che è quella che porta migliore risultati”.
Questa novità può far diminuire la quantità di tamponi e aumentare la quantità di contagi?
“Ci sarà sicuramente una diminuzione di clienti che si faranno testare. Ma è importante ricordare che per il contenimento della pandemia esiste la vaccinazione”.
Come evitare che le persone asintomatiche che non vogliono pagare il test riescano ad aggirare la regola?
“Non ci sono grossi rischi di abusi, se qualcuno viene a testarsi con sintomi non avrà il pass Covid, così come chi viene a farsi testare per le visite nelle strutture sanitarie. In questi casi verrà rilasciata un’attestazione e non il QR-Code”.
Ci sarà un costo preciso e unico dei tamponi?
“No, anche prima non c’erano costi imposti e gli importi stabiliti dalla Confederazione erano quelli massimi. Ogni farmacia è libera di definire le tariffe in base a delle considerazioni personali”.
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