Ticino
Note stonate al LAC
Note stonate al LAC
Note stonate al LAC
Redazione
10 anni fa
Giovanna Masoni avrebbe chiesto ad una Guggen di smettere di suonare sul piazzale. Lei replica: "Non è vero, ho solo chiesto di aspettare per rispetto"

Domenica a mezzogiorno su Piazza Luini di fronte al LAC. Una Guggen comincia a suonare le proprie note, mentre alcuni spettatori che hanno assistito al concerto della nona sinfonia di Beethoven cominciano a uscire dal centro culturale. Tra il pubblico anche la municipale Giovanna Masoni Brenni che si avvicina al gruppo di musicisti.

“La signora Masoni ci ha fatto notare che c’era la rassegna di Beethoven e ci ha chiesto di smettere visto che i nostri brani non erano conformi con la nona sinfonia” ci racconta una nostra lettrice che era lì a suonare con il gruppo. Un gesto, quello della municipale, che la signora non ha particolarmente apprezzato. “Le Guggen fanno parte della cultura ticinese e molti spettatori di Beethoven si sono fermati per ascoltare la nostra musica e fare foto. Il LAC per tutti? Ma anche no” conclude la nostra interlocutrice.

Abbiamo dunque interpellato la diretta interessata per capire questo malinteso musicale. “Premetto che mi piacciono molto le Guggen e il gruppo ha suonato benissimo” racconta la vicesindaco.

"Non giriamo le carte in tavola. Le Guggen sono una realtà culturale, e anche personalmente mi piace la loro musica. Ma ai musicisti della ottima Stracaganass bellinzonese ho semplicemente chiesto 10 minuti di rispetto per altri musicisti e per la nona di Beethoven siccome il defluire del pubblico era appena iniziato. La Stracaganass era prevista e autorizzata al LAC in altro orario, diverso da quello dell'OSI. Lo ha modificato unilateralmente, in orario non adatto. Ritengo che i musicisti della Stracaganass abbiano perfettamente inteso: semplice rispetto reciproco fra musicisti, orchestre e le loro esibizioni. Cultura è anche questo, mi pare, 10 minuti di reciproco rispetto fra musicisti".

"Il Lac sì, è aperto a tutti” conclude Masoni Brenni, “ma nel rispetto della professionalità e della creatività degli altri musicisti”.

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