
Dall'Italia al Ticino. Pazzallo, per la precisione. L'americana VF International - che genera una cifra d’affari di circa 8 miliardi di dollari all’anno e riunisce una ventina di marche dell’abbigliamento sportivo e casual tra cui Wrangler, Lee, JanSport, Eastpak, Vans, Reef, Napapijri e The North Face - ha deciso di spostare la sede di quest'ultimo marchio da Pederobba, in provincia di Treviso a Lugano. L’azienda in Italia - scrive il Corriere del Ticino - conta attualmente 160 dipendenti ai quali ha anche proposto la possibilità di un trasferimento a Lugano. I posti di lavoro creati a Pazzallo saranno però circa 150. La casa madre ha già inviato una nota ai sindacati italiani in cui spiega i motivi della chiusura, legati alla ricerca di una maggiore competitività. “Noi gli abbiamo rubato i soldi e loro, per ripicca, ci rubano le aziende”Il sindaco di Pederobba, Raffaele Baratto, ne è convinto: lo scudo fiscale non resterà impunito, la vendetta della Svizzera sarà lenta e inesorabile. Perché secondo Baratto o si fa passare la tesi della rappresaglia elvetica, oppure non ci si spiega perché "chiuda i battenti un’azienda che va a gonfie vele, che aveva chiesto da poco di ampliarsi, che ha assunto un mese fa il suo ultimo dipendente. E mica per andare in Romania o in Cina: a Lugano, se ne vanno questi!". Dichiarazione, questa rilasciata al Corriere della Sera. Il sindaco di Pederobba non prende minimamente in considerazione i fattori fiscali, strutturali ed infrastrutturali che fanno del Ticino una terra attrattiva per le aziende italiane. E aggiunge: "Il governo deve accorgersi di quello che sta succedendo perché qui ci stanno scippando il lavoro appena al di là del confine e nessuno fa nulla. Mi risulta che molte case d’alta moda abbiano già spostato le loro sedi da Milano a Lugano. E però lì i lavoratori possono tenersi il posto macinando qualche chilometro in più mentre da noi la gente resta a casa".
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