
Il dollaro in picchiata rispetto al franco: il valore di quest’ultimo è cresciuto di circa il 12% da inizio anno rispetto alla valuta statunitense. Un problema per l’export, ma anche per il turismo? A lanciare la discussione il direttore dell’Hotel San Carlo di Lugano, che su Linkedin ha pubblicato una fattura di 150 franchi per cui dei turisti americani hanno dovuto sborsare quasi 200 dollari. Questo aspetto può quindi pesare sul turismo ticinese? "Se vogliamo considerare il turismo come mercanzia di esportazione sì", ha detto a Ticinonews Federico Haas, presidente della Sezione Sottoceneri di Hotelleriesuisse Ticino. Come reagire quindi? "Questa percezione del franco forte ci spinge a lavorare in modo qualitativo, far capire agli ospiti che ce se ne occupa e che si va incontro ai loro desideri. Bisogna lavorare sul cliente e farsi trovare pronti".
Tra abitudine e sostituzione
Insomma secondo Haas il settore è ormai abituato al franco forte e per questo punta sulla qualità. Cambio sfavorevole che dunque difficilmente fa cambiare idea a dei turisti statunitensi diretti in Ticino, che sanno già che in Svizzera un po’ dovranno spendere. In ogni caso, oltre ai turisti esteri che devono sborsare di più, c’è anche l’aspetto opposto: per gli elvetici conviene più del solito andare all’estero. "Anche il turista svizzero adesso approfitta di condizioni migliori per andare all'estero", ribadisce Haas. "C'è comunque questo effetto sostitutivo di altri mercati che scelgono la Svizzera - soprattutto durante l'estate - per trascorrere le loro vacanze. Oppure all'interno di un tour in più Paesi, che interessa solitamente l'Italia o la Francia e una capatina in Svizzera ci sta sempre".
Turismo, luglio positivo e in crescita
Dunque, com'è la situazione quest'estate? Nonostante il cambio sfavorevole e gli aspetti sopracitati, il mese di luglio in Ticino si è riconfermato un buon mese per il turismo – a mostrarlo, l’occupazione degli alberghi. "L'occupazione del mese di luglio sul territorio cantonale è al di sopra dell'85%, con anche una leggera crescita su quello che è il prezzo medio della camera. Quindi fino a qui tutto bene, e (seppur sia ancora presto) anche le previsioni per i prossimi 90 giorni sono piuttosto positive. La stagione 2025, insomma, sta andando sul solco di quella positiva del 2024, persino con una leggera crescita" conferma l'albergatore. Al primo posto tra gli ospiti restano gli svizzeri, ma – per legarsi al tema del dollaro – il mercato americano sta guadagnando sempre più terreno, soprattutto nel Sottoceneri. "Sta quasi raggiungendo altri mercati europei che erano storici. L'Ente turistico Luganese sta investendo nel mercato nordamericano e i risultati si vedono", conclude Haas.