Ticino
Non tutti sono tornati a scuola
Immagine d’archivio. Immagine Maffi
Immagine d’archivio. Immagine Maffi
Daniele Coroneo
4 anni fa
L’introduzione dell’obbligo della mascherina dalla prima elementare ha spinto alcuni genitori a tenere a casa i figli. A Mendrisio questi casi sono pochi, ma per ognuno di essi la scuola deve trattare

L’obbligo della mascherina a scuola dalla prima elementare ha fatto storcere il naso a più di un genitore. Alcuni di loro si sono rifiutati addirittura di mandare i loro figli a scuola. È successo per esempio anche all’Istituto scolastico comunale di Mendrisio, diretto da Marco Lupi, che conferma un certo disagio fra alcuni papà e mamme di allievi delle scuole della Città: “Non tutti i genitori hanno percepito questa misura come necessaria o adeguata. Ci stiamo quindi confrontando anche con richieste di esenzione, ma anche a dei rifiuti totali di discutere questo tema”.

Per l’esenzione decide solo l’Ufficio del medico cantonale
Nell’Istituto scolastico del capoluogo momò il direttore recensisce “circa un 5%” di allievi che si rifiutano di portare la mascherina, “forse anche meno”. Numeri molto contenuti, ma per ognuno la scuola dovrà trovare una soluzione adattata. In ogni caso, “una richiesta di esenzione, motivata anche da esigenze mediche, deve passare dall’Ufficio del medico cantonale, l’unico organo preposto a prendere una decisione di questo tipo”. Nei confronti dei rifiuti di principio, la scuola sta ancora valutando come muoversi: “In questo momento stiamo mediando con queste famiglie, cercando al contempo di capire come gestire questa problematica a lungo termine. L’assenza dell’allievo, a un certo punto, deve comunque terminare”, ricorda Lupi.

Poche assenze fra il personale
Sul fronte delle quarantene fra il personale, uno dei temi caldi di queste settimane, le scuole di Mendrisio sono fortunate: “Attualmente abbiamo una sola assenza per quarantena. Speriamo di potere andare avanti così”.

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