Ticino
"Non so nulla di Tognacca"
Redazione
10 anni fa
Il sindaco di Cadenazzo Flavio Petraglio si dice estraneo a ogni reato e accusa che pende sul cugino, indagato a Roma per un traffico di cocaina

Emergono nuovi dettagli, svelati oggi da La Regione, sulla vicenda che vede coinvolto l'ex candidato PLR al Consiglio di Stato Raffaele Tognacca per un vasto traffico di cocaina i cui proventi sarebbero stati riciclati a Lugano. Questo grazie alla posizione di suo cugino, il sindaco di Cadenazzo Flavio Petraglio che dal novembre 2008 al maggio 2011 è stato amministratore unico della Viva Holding Sa di Lugano, una delle società da dove sarebbero passati gli illeciti.

Interpellato negli scorsi giorni da Radio Fiume Ticino, Petraglio si è distanziato da qualsiasi ipotesi di reato. La notizia del coinvolgimento di Tognacca nel traffico di cocaina è un fulmine a ciel sereno, ha affermato il sindaco, e non ci sarebbe stato nessun indizio di una possibile operazione illecita quando era a capo del settore engeneering della Viva Holding.

Eppure fino a due settimane fa il nome di Petraglio figurava ancora sul sito internet dell'azienda come uno dei vertici. Sito che nel frattempo è stato bloccato. Ma lui afferma di essere all'oscuro di tutto. Le sue informazioni "sono ferme" alla data in cui ha lasciato la ditta, nel 2011, mentre le indagini italiane sono scattate due anni fa. 

Nel 2008 era giunto alla Viva Holding per una questione famigliare, spiega Petraglio. Grazie alla forte esperienza professionale del cugino in grossi gruppi italiani, i due hanno iniziato un'esperienza imprenditoriale insieme per portare avanti progetti in ambito immobiliare e di energia rinnovabile. Ma poi i percorsi si sono divisi. A causa di obiettivi diversi (Petraglio per questioni più tecniche legate a progetti, Tognacca per questioni più economiche e orientate al profitto) i due si sono detti addio e Petraglio è ritornato al suo studio d'ingegneria dove lavora tutt'ora. 

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