Ticino
“Non simulate sintomi per fare il tampone”
Foto Chiara Zocchetti
Foto Chiara Zocchetti
Lara Sargenti
5 anni fa
Giorgio Merlani invita a festeggiare il Natale “nel senso stretto del temine”. Maria Chiara Ferrazzo Arcidiacono sui disagi psicologici della popolazione: “Chiedete aiuto”

Un nuovo incontro informativo è stato indetto dalle autorità cantonali per aggiornare la popolazione sulla situazione in Ticino legata alla diffusione del nuovo Coronavirus e sul tema del sostegno psicologico alla popolazione. Saranno presenti alla conferenza stampa il medico cantonale Giorgio Merlani e la coordinatrice della task force psicologica Covid-19 Maria Chiara Ferrazzo Arcidiacono.

10.50 - Fine conferenza stampa

10.49 - Vacanzieri e tampone
Per le persone che hanno bisogno di effettuate il tampone per recarsi all’estero, Merlani ha invitato di non rivolgersi alle strutture ospedaliere e i checkpoint, “simulando sintomi”. A questo proposito si può scrivere un’email a [email protected], chiedendo di fare il tampone.

10.42 - Merlani riprende la parola sulle case anziani e il Natale
“Abbiamo scritto alle case anziani per strutturare le festività nell’ottica della sicurezza. Anche i parenti sono stati informati. Abbiamo sviluppato alcune schede, in cui sono illustrate alcune limitazioni. Non ci si può apsettare che tutti possano andare a trovare i propri cari nel giorno di Natale. C’è il rischio di un’elevata trasmissione. Mi appello al buon senso delle persone e invito a festeggiare il Natale nel senso vero del termine, di serenità e rispetto. Se qualcuno non potrà visitare il proprio caro, per favore comprendete che è nell’ottica della prevenzione”.

10.38 - Cosa cambia rispetto alla prima ondata
“Si è abbassata l’età media delle persone che chiamano. Nella prima ondata avevamo un’età media over 50, ora è del 49,56. È aumentata anche la durata media della consultazione e l’agitazione” rileva l’esperta, che a una precisa domanda chiarisce che attualmente alla Task Force psicologica lavorano 40 persone.

10.36 - I motivi delle chiamate
“La maggior parte chiama prevalentemente per la positivià al virus e stati ansiosi ad esso correlato, ma anche per conflitti nella gestione della prole o motivi di lutto”.

10.33- Chi chiede aiuto
“Abbiamo ricevuto ad oggi 32 chiamate, un numero abbastanza esiguo. Sono diversi le ipotesi: la nostra hotline non è molto pubblicizzata. La hotline è usata prevalentemente da donne, con età media di 49 anni. È usata prevalentemte da persone sole, con prevalenza nel Luganese e Bellinzonese. Non emergono professionisti rappresentati. La maggior parte ha precedenti di aiuti psicologici, il 65% delle chiamate dura più di 30 minuti. Il 68% si conclude con un depistaggio, ovvero con una presa a carico psicologico. La maggior parte dei chiamanti si dimostra agitata. Solo il 23% si presenta calma”.

10.30 - Importante chiedere aiuto
“È importante prendersi cura della nostra salute psichica. Se le risorse personali non bastassero, è importante chiedere aiuto, al medico di famiglia o a uno specialista. La task force nasce per dare sostegno al personale sanitario in questo periodo, è stata implementata una hotline per la popolazione e tutti i sanitari (0800 144 144). Ci appoggiamo anche sul 144 per fornire consulenza. Poi abbiamo una cellula che offre un sostegno più mirato e personale nelle strutture sanitarie e nelle case anziani”.

10.25 - I disagi di sanitari e della popolazione
“Per il personale sanitario notiamo l’incapacità di staccare e riposare, mentre nella popolazione si vede un aumento del consumo di alcol, un utilizzo eccessivo di internet, un cambiamento delle abitudni alimentari. La riduzione della vita sociale può portare a stati d’ansia fobici, con tutte le nostre routine che vengono spezzate. Ci sono persone che manifestano anche paure razionali, come perdere l’esame della realtà”.

10.20 - Prende la parola Maria Chiara Ferrazzo Arcidiacono sui disagi psicologici
“La pandemia ha messo a dura prova tutta la popolazione. L’UFSP ha pubblicato delle statistiche sul legame di stato di salute e il Covid. La buona notizia è che la qualità media della vita in Svizzera resta elevata. Ma il 6-7 % della popolazione vive un disagio psicologico. Siamo confrontati con una situazione senza precedenti per la quale possiamo attingere a schemi comportamentali noti. Abbiamo notato un nervosismo crescente, sia sul posto di lavoro ma anche in famiglia, un abbassamento del tono dell’umore, stanchezza cronica, iperallerta costante”.

10.10 - La mutazione del virus
“La variante presenta una serie di mutazioni che dà vantaggi a livello biologico. Non vuol dire per forza che sia più letale e virulente, con maggiori decessi e ospedalizzazioni. Sappiamo che è più efficacie nella trasmissione. Il nostro compito è di essere ancora più prudenti nei contatti. Prime informazioni alle strutture sanitarie le abbiamo già date. Sono stati sollevati dei dubbi sul vaccino attuale per coprire questa variante: molti virus hanno delle mutazioni, anche quello del morbillo. Ma il vaccino per il morbillo funziona bene anche per la stragrande maggioranza delle mutazioni. Non possiamo dire al 100% che sia altrettanto efficace per il Covid, ma mancano ancora dati completi”.

10.07 - L’incidenza della malattia
Un altro dato importante è l’incidenta sui casi su 100mila abitanti. “Il Ticino ha il triste primato di avere una delle incidenze più alte. È importante che le misure vengano osservate ancora più da vicino. L’incidenza che abbiamo attualmente non permette grande libertà. Cerchiamo di vivere il Natale nel suo significato vecchio del termine: come un momento di raccogliemento, non è l’anno di festeggiarlo con grandi incontri. Concentriamoci sull’essenziale”.

10.06 - Tasso di riproduzione
Il tasso di positività RT è schizzato a 2,5, mentre sono oltre 100 i contagiati ogni 100mila abitanti. “L’indicatore, che determina quale misure vengono implementate, verrà segnalato sulla pagina internet del Cantone”.

10.05 - Il punto della situazione con Giorgio Merlani
“Siamo in una situazione di stabilità a livello svizzero, ma non c’è un miglioramento. Per quanto riguarda i dati ticinesi, le nuove persone infettate nelle ultime 24 ore sono 255, mentre i decessi sono 7. Abbiamo superato il numero di decessi della prima ondata. I nuovi ricoverati sono 31, per un totale di 350. In 24 ore sono stati dimessi 23 pazienti, mentre 39 sono ricoverati in terapia intensiva”.

10.00 - Inizia la conferenza stampa

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