Ticino
"Non siamo stati noi a fornire il granito portoghese"
"Non siamo stati noi a fornire il granito portoghese"
"Non siamo stati noi a fornire il granito portoghese"
Redazione
7 anni fa
Il gruppo Maurino smentisce di aver fornito i cubetti per la piazza a Giubiasco: "Siamo stati noi a denunciare l'illegalità"

Il gruppo Maurino smentisce "categoricamente" di aver fornito i cubetti portoghesi per la pavimentazione di Cima Piazza a Giubiasco, contrariamente a quanto affermato in un articolo de La Regione e da noi ripreso, secondo cui il lavoro è stato subappaltato dall'impresa Mancini & Marti. Il gruppo precisa di produrre e commercializzare "solo cubetti ticinesi prodotti nei propri laboratori" e che anzi è stato lo stesso gruppo a denunciare l'illegalità della pietra estera, che ha poi portato allo stop dei lavori (vedi articoli suggeriti). 

A prova di ciò, il gruppo Maurino riporta alcune e-mail di scambio con la Mancini & Marti e il comune. Secondo quanto confermato a Ticinonews dal titolare Marzio Maurino, la Mancini & Marti non ha mai chiesto di preparare i suddetti cubetti. Il grupo Maurino ha sì fornito lastre e cordoli per i lavori, ma i cubetti sono stati commissionati a un'altra ditta concorrente. 

Dopo la segnalazione di un cliente, secondo cui la pietra utilizzata per i lavori provenisse dal Portogallo, è scattata una lettera al Dicastero Opere pubbliche di Bellinzona, con l'invito a procedere a delle verifiche. "Oggi (ndr. 22 febbraio 2018) ci è stato segnalato da un nostro cliente che i cubetti che vengono posati in questi giorni sulla Piazza di Giubiasco sono di granito e provengono dall'estero, Turchia o Portogallo" si legge nella missiva firmata dallo stesso Marzio Maurino. "Considerato che il capitolato prevedeva cubetti di gneiss e che per i lavori pubblici viene impiegata normalmente pietra ticinese e che le piazze adiacenti sono state eseguite in gneiss di Cresciano vi invitiamo a verificare se l'impiego di questa pietra estera è stata accettata dal Comune".

In data 1° marzo, la Crescianograniti SA (ditta appartenente al gruppo Maurino) ha inviato al capo dicastero Christian Paglia un esposto per quanto riguarda la fornitura di cubetti esteri. Un esposto al quale la città ha risposto che stava ultimando verifiche. "Siamo stati dunque noi a denunciare l'illegalità della pietra, non a fornirla" tuona Maurino. "Per noi è un forte danno d'immagine, ora adiremo le vie legali".

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata