
Potrebbe costare davvero cara la mancata iscrizione all’albo LIA all’imprenditore zurighese Osvaldo Bariletti. Come riferisce il Blick, lo scorso 13 settembre il cantiere in via Varenna della ditta Barimax di Muralto dove erano impiegati 8 collaboratori zurighesi (due pittori e 6 gessatori) è stato “improvvisamente invaso dalla Polizia e dagli ispettori LIA” che, armati di macchine fotografiche e blocchetti per gli appunti, “hanno dato la caccia agli operai svizzero-tedeschi”.
Bariletti, spiega il quotidiano d’Oltralpe, è un imprenditore zurighese attivo da 30 anni anche in Ticino, dove opera appunto la Barimax, la filiale della sua azienda zurighese. I suoi operai, però, non erano iscritti all’albo, infrangendo così la Legge sulle imprese artigianali.
“Non ho mai assunto lavoratori in nero o praticato dumping salariale”, si è difeso Bariletti che, oltre alla sua ditta zurighese possiede appunto la Barimax AG. "Esiste da 15 mesi, quindi temo di non poterla iscrivere all’albo”.
In seguito ai controlli Bariletti ha dovuto mandare a casa i suoi operai e ora rischia una sanzione fino a 50'000 franchi. Ma ha già annunciato una battaglia legale.
Interpellato dal Blick, il presidente della Commissione di vigilanza LIA Renzo Ambrosetti è stato categorico: “Avrebbe dovuto chiedere l’iscrizione all’albo”. Che, rammentiamo, è subordinata all'esistenza di determinati requisiti.
"Lavoro da soli sei mesi, non ho diritto alla disoccupazione. Dovrò mendicare gli aiuti sociali", ha detto la 21enne pittrice Mirjam Nater. "In inverno non assume nessuno".
(Foto: Blick.ch - Samuel Golay)
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