Ticino
Non sarà il Cantone, ma una nuova società a occuparsi del Tram-treno
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Redazione
6 mesi fa
La neocostituita RTTL SA avrà il compito di portare avanti la fase esecutiva del progetto sotto la guida dell'ingegnere Alberto Del Col. Nel frattempo i ricorsi sono diminuiti da 115 a 5. Zali: "Non avranno un impatto significativo sull’avanzamento del progetto".

Sarà una nuova società - la RTTL SA - e non più il Cantone a occuparsi di portare avanti la fase esecutiva del progetto del Tram-treno del Luganese. Lo ha annunciato oggi Claudio Zali, direttore del Dipartimento del territorio, durante il punto stampa organizzato a Bellinzona per aggiornare sull'avanzamento del progetto. Presenti in conferenza stampa anche il Presidente della FLP Roberto Citterio e due nuovi membri della neocostituita RTTL SA, la presidente del CdA Sabrina Aldi e il Direttore Alberto Del Col. 

Dal Cantone alla nuova società

"Abbiamo sempre pensato che sarebbe stato il Cantone a sovraintendere alla realizzazione del progetto", ha esordito Zali. "Ma un rapporto di revisione dell'Ufficio federale dei trasporti ha decretato che non può essere il Cantone ad occuparsene, bensì la FLP o per essa una società costituita appositamente, sull'esempio di quanto avvenuto con AlpTransit". Una svolta che ha sorpreso il Cantone, ha dichiarato lo stesso Zali. "Per noi è stata un po' una doccia fredda, non ce l'aspettavamo. Abbiamo chiesto spiegazioni e un incontro all'Ufficio federale dei trasporti, che non ci è stato concesso. Un gesto che ritengo di scortesia istituzionale. Per non ritardare il progetto, abbiamo comunque deciso di adeguarci e abbiamo fondato la Rete Tram-treno del Luganese SA (RTTL). Abbiamo scelto questa strada per andare avanti il più presto possibile. Mi spiace essere sgravato da un lavoro che conducevo con piacere in prima persona. Il mio desiderio è di vedere completata l'opera, fondamentale per la mobilità del Cantone". 

Una società figlia di FLP

La nuova società, costituita ufficialmente lo scorso 3 novembre, è figlia di FLP, beneficiaria della concessione d’infrastruttura per l’esercizio della futura rete e istante sinora in tutte le procedure, ha precisato il presidente del CdA Ferrovie Luganesi Roberto Citterio. "Abbiamo creato questa 'figlia' poiché attualmente FLP è strutturata per la gestione e l'esercizio dei treni attuali, ma non ha la dimensione per progettare la nuova rete del tram-treno. Si tratta di una società anonima di interesse pubblico, che si occuperà di portare avanti la progettazione fatta finora dal DT". 

La nuova governance

Il governo della nuova realtà è affidato a un Consiglio di Amministrazione, costituito da Sabrina Aldi, che assumerà la carica di Presidente, Alex Farinelli, vicepresidente, Paolo Beltraminelli, Riccardo De Gottardi e Matthias Neuenschwander. Un novero di figure "con competenze complementari e dotate di un bagaglio di esperienze molto ampio, in contesti pubblici, privati e politici, indispensabile per un progetto di questa portata", ha sottolineato Sabrina Aldi. La neopresidente ha specificato che la società è detenuta al 100% da FLP, azionista unico della società. "Il primo compito sarà quello di firmare la convenzione d'attuazione con la Confederazione, che ci permetterà di accedere al finanziamento garantito al 70 % dalla Confederazione (circa 295 milioni). La nuova società avrà il compito di organizzare e dirigere i lavori di tutte le componenti della nuova linea: le tratte Bioggio-Manno e Bioggio-Lugano Centro, gli interventi sulla linea esistente Bioggio-Ponte Tresa, i park-bike&ride previsti, nonché la nuova officina delle FLP. A breve è previsto un incontro con l'Ufficio federale dei trasporti per capire come proseguire con il progetto".

A dirigere i lavori l'ingegner Alberto Del Col

A dirigere operativamente l’azienda è stato nominato l’Ing. Alberto Del Col che, da più parti è stato elogiato per le sue competenze "fuori dell'ordinario". In oltre 25 anni di esperienza in Alptransit, ha diretto i lavori per la realizzazione del tunnel del Ceneri, maturando un’esperienza in progetti infrastrutturali ferroviari. A lui il compito di creare e dirigere la squadra necessaria ad affrontare i prossimi passi che condurranno al vero e proprio inizio dei lavori. "In questi giorni siamo in un momento di passaggio di testimone. È mia ferma intenzione garantire il corretto passaggio di consegne e dare continuità a chi ci ha preceduto".

Rimangono ancora 5 ricorsi

Infine è stato fatto un aggiornamento anche per quanto riguarda le opposizioni, che sono passate da 115 a 5. Una riduzione che è stata resa possibile dal lavoro di conciliazione svolto negli ultimi mesi dai tecnici cantonali che, attraverso un centinaio di incontri, hanno cercato di accogliere le varie richieste degli opponenti. Attualmente i cinque ricorsi sono pendenti presso il Tribunale amministrativo federale, ma per Claudio Zali non avranno un impatto significativo sull’avanzamento del progetto. "Sono ricorsi che non possono mettere in discussione questa opera. Si tratta di questioni marginali che richiederanno il tempo che richiedono. Ricordo che l'Ufficio federale dei trasporti ha già approvato il progetto. Lo spessore di questi 5 ricorsi può farci perdere tempo, ma non porterà a uno stravolgimento della situazione", ha concluso.