
È senza dubbio un'interpellanza di peso, quella inoltrata giovedì scorso al Municipio di Lugano da Sara Beretta Piccoli (PPD) e Fausto "Gerry" Beretta Piccoli (Indipendenti) sul Grotto Caprino.
Lo testimonia la celerità delle reazioni che le hanno fatto seguito.
Infatti già due giorni dopo, sabato, i proprietari del locale, Pier Franco Castelli e Karin Borradori Castelli, hanno inviato ai media un comunicato stampa per annunciare che avrebbero denunciato i due consiglieri comunali e che avrebbero pure chiesto loro un risarcimento danni "per il danno d'immagine e anche economico" che l'interpellanza avrebbe creato loro.
Nel loro fulmineo comunicato i due Castelli hanno inoltre stroncato sul nascere tutte le domande dei due Beretta Piccoli, tranne quella sulla presenza nel locale di Tito Bravo. Presenza che tra l'altro non era un mistero per nessuno, alla luce delle numerose foto dell'ex re della movida al Grotto Caprino che si possono trovare su Facebook.
Ieri l'interpellenza di Sara e Fausto Beretta Piccoli ha scatenato un'altra reazione, quella della Polizia, dell'Ufficio dell'igiene e dello speciale distaccamento anti-prostituzione, la Teseu, che si sono recati al Grotto Caprino per effettuare dei controlli.
È risultato essere tutto in regola, ma il gestore del locale, Davide Taddei, ne ha approfittato per ribadire che la querela nei confronti dei due consiglieri comunali partirà a breve.
Ma loro, i due Beretta Piccoli, come vivono queste reazioni? Che si siano pentiti di aver osato chiedere lumi al Municipio?
"Nient'affatto, noi restiamo sul testo che abbiamo scritto, non abbiamo una virgola da togliere" ci dice Gerry Beretta Piccoli, da noi contattato. "Abbiamo fatto delle domande, come è nostro dovere in qualità di consiglieri comunali in uno stato democratico."
L'ex rappresentante dei Verdi non teme la querela. "Non ci sembra proprio che la nostra interpellanza sia da denuncia" afferma. "Se loro vogliono attaccare un sistema democratico lo facciano, noi non ritrattiamo nulla."
Gerry Beretta Piccoli è quindi tranquillo. "Certo, noi aspettiamo le risposte del Municipio. Se poi saranno negative, va bene. Avremo fatto solo il nostro dovere."
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata