
Un'occasione di confronto pubblico sulle prospettive e le sfide del settore aeroportuale ticinese, tra transizione sostenibile, nuove tecnologie e strategie di rilancio. Erano molti, ieri, i temi sul tavolo dell'assemblea dell'Associazione Passeggeri e aeroporti della Svizzera italiana (ASPASI), così come le preoccupazioni legate alla prospettata riduzione dei contributi federali agli aerodromi regionali. “Per Lugano vuol dire 5 milioni in meno per il sistema di sorveglianza Skyguard", rileva ai microfoni di Ticinonews il copresidente Michele Rossi. "Evidentemente questo compromette l’operatività dello scalo”. Rimanendo a livello federale, vi è poi la richiesta inoltrata anche dai due consiglieri agli Stati ticinesi, Fabio Regazzi e Marco Chiesa, di abolire il divieto di cabotaggio, creando le premesse per dei collegamenti interni che possano essere effettuati anche da compagnie estere. “Lugano-Ginevra in giornata non è più fattibile e ciò pregiudica determinate attività economiche", prosegue Rossi. Con questo atto "si vuole colmare tale lacuna, per aumentare le possibilità che qualcuno si interessi a eseguire il collegamento”.
Aviazione complementare agli altri mezzi di trasporto
A livello cantonale si guarda invece con attenzione agli sviluppi della circonvallazione Agno-Bioggio e al conseguente potenziale allungamento della pista, ma si chiede anche più attenzione al tema dell'aviazione quale elemento complementare agli altri mezzi di trasporto. “Ci sono delle situazioni in cui, senza un collegamento aereo, il Ticino rischia di essere gravemente scollegato", avverte Rossi. Complementarità sottolineate anche dall'esperto di aviazione e mobilità Simone Bernasconi, che invita a guardare alle opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico; dalla cosiddetta mobilità aerea avanzata ai combustibili alternativi. Per Bernasconi, aviazione e sostenibilità sono due concetti tutt'altro che agli antipodi. “Dal 1960 ad oggi si è diminuito il consumo per passeggero del 95%", spiega Bernasconi. "Certo, la mobilità è sempre richiesta e quando ci muoviamo consumiamo energia e ci sono delle emissioni. Ma con il combustibile sintetico SAF, vi è la possibilità di ridurre tali emissioni fino all’80%”.