Lui era convinto che in Svizzera vigesse lo stesso limite di velocità che in Italia, ossia 130 chilometri orari in autostrada. E questa sua convinzione l'ha portato a farsi fotografare dal radar mentre circolava sulla A2.

Pochi chilometri orari in più, che gli sono valsi una multa di 150 franchi.

Quando gli è stata recapitata la multa, il 30enne di Treviso non ci ha fatto tanto caso ed ha lasciato trascorrere il termine di pagamento di 60 giorni.

Una leggerezza che l'automobilista italiano rischia di pagare caro. Come riporta il portale OggiTreviso, il giudice per le indagini preliminari di Treviso ha ricevuto dalle autorità elvetiche la richiesta di interrogatorio per rogatoria del trasgressore. La semplice contravvenzione per eccesso di velocità si è infatti trasformata da illecito amministrativo a illecito penale.

Il 30enne, invece dei 150 franchi di multa, rischia ora una condanna ben più pesante, che secondo il portale italiano può andare fino al carcere.

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