
Un dibattito acceso anima Lugano sul piano della mobilità urbana. Il comitato contrario all’estensione delle zone 30 ha presentato oggi la propria posizione in conferenza stampa, sottolineando come la misura rischi di penalizzare automobilisti e trasporti pubblici. “È una bella possibilità, non dimentichiamo che il voto in Consiglio comunale è stato estremamente tirato", spiega Lukas Bernasconi, membro del comitato, ai microfoni di Ticinonews. "Il fatto che si sia raggiunto questo risultato ci porta a considerare giusto che il cittadino si esprima su un argomento che lo coinvolgerà tutti i giorni.” La votazione in Consiglio è stata infatti decisa per un solo voto. Bernasconi sottolinea inoltre che “quasi tutta Lugano diventerebbe zona 30. Siamo convinti che, se dovesse passare questa nuova limitazione, fioccheranno multe e i radar puniranno i cittadini. Anche i conduttori dei trasporti pubblici sono contrari alla misura”.
"La sicurezza sì, ma dove serve davvero"
Raide Bassi, portavoce del comitato, ribadisce: “Siamo profondamente convinti che l’introduzione di nuove zone 30 sia eccessiva, perché limita ulteriormente la già ridotta mobilità degli automobilisti. Non siamo contrari alla sicurezza, ma la chiediamo laddove è veramente necessaria: davanti alle scuole e agli ospedali. Estendere i limiti come previsto non risolve il problema”. Bassi aggiunge un dato pratico: “A 30 all’ora si è praticamente fermi. Rispettare il limite è difficile; chi è favorevole alla zona sostiene che vogliamo controllare le intenzioni, ma i radar ai controlli verranno sicuramente messi. Il problema del traffico a Lugano è a monte: introdurre altre zone 30 non lo risolve”.
Un tema di mobilità e libertà
Il referendum, fissato per il 28 settembre, sarà l’occasione per i cittadini di esprimersi su una questione che tocca direttamente la vita quotidiana: dalle multe ai tempi di percorrenza, dalla sicurezza alla libertà di movimento. Come sottolinea ancora Bernasconi, “la gente è stufa di farsi imporre regole dalla politica”. Il voto dirà se Lugano manterrà le nuove zone 30 o se prevarrà la linea del comitato, attento a non trasformare la città in un “parco giochi stradale”, dove ogni limite diventa motivo di sanzione.