Ticino
“Non c’è penuria di pellet”
Redazione
3 anni fa
Dario Previsti, direttore commerciale di Thermocentro, tranquillizza i consumatori, ma consiglia anche di “fare scorta”

Negli ultimi mesi si è assistito a una leggera frenata per quanto riguarda la domanda di impianti a pellet. Ma se la richiesta al momento frena, negli ultimi anni, anche grazie agli incentivi, ha avuto un’importante impennata, pari al 20%. Sono dunque numerosi i ticinesi che al momento sono confrontati da una parte con l’aumento del prezzo (un sacco da 15 kg lo scorso anno costava 5,70 franchi, ora supera i 10 e tenderà ad aumentare) e dall’altra anche con il timore che il pellet non sia sufficiente. Nonostante la situazione incerta, però, la fornitura per i ticinesi per l’inverno è garantita, come conferma ai microfoni di Ticinonews il direttore commerciale della società Thermocentro Dario Previsti. “Il nostro pellet è comprato esclusivamente da grandi fornitori e produttori svizzeri, che lo portano qua da noi e dopo viene stoccato nei nostri silos”, spiega Previsti.

Muoversi per tempo
Garanzia sì, ma per far fronte all’aumento della domanda, che quest’anno nei mesi estivi è superiore a quella degli anni passati, il consiglio è chiaro: fare scorta. “Noi abbiamo cominciato già a giugno ad avvisare i nostri clienti più affezionati di fare scorte di pellet il più possibile”, precisa Previsti. Normalmente “si inizia ad acquistare ad agosto, ma noi abbiamo consigliato di muoversi in anticipo”. Questo “ci permette, volta per volta, di tenere le nostre capacità di immagazzinaggio alte affinché possiamo superare l’inverno, che è la fase più difficile di fornitura, garantendo sicuramente ai nostri clienti l’approvvigionamento”.

Produzione locale
L’approvvigionamento dunque è garantito. La produzione di pellet avviene infatti all’interno dei confini nazionali, evitando così per buona parte di dipendere dagli stati esteri. Questi ultimi, invece, sembrano trovarsi in maggiore difficoltà. “Abbiamo avuto diversi contatti dall’Italia che hanno chiesto di essere forniti da noi, cosa che in precedenza non era mai accaduta. In ogni caso, abbiamo risposto che non potevamo fare l’approvvigionamento perché pensiamo solo ai nostri clienti ticinesi”, termina Previsti.

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