Ticino
"Non banalizziamo un gesto chiaramente nazionalista"
"Non banalizziamo un gesto chiaramente nazionalista"
"Non banalizziamo un gesto chiaramente nazionalista"
Redazione
7 anni fa
Per il politologo Nenad Stojanovic l'esultanza di Xhaka e Shaqiri "non ha niente a che vedere con un sano amor patrio e con l’integrazione"

Il gesto dell'aquila usato da Granit Xhaka e Xherdan Shaqiri è ormai oggetto di discussione nazionale. Tanto da scomodare anche i consiglieri federali Ignazio Cassis e Guy Parmelin. "Ognuno è libero di esternare le proprie emozioni come meglio crede, basta che lo faccia con rispetto", ha dichiarato il capo del DFAE. Parmelin è andato oltre e, interpellato dala NZZ, ha affermato di capire il gesto emozionale dei due calciatori. Ben più critico, invece, il politologo ticinese Nenad Stojanovic. "Le loro esultanze sono chiaramente inaccettabili - ha spiegato al Caffè - Sono una risposta sbagliata alle provocazioni da parte serba".

Stojanovic ha affidato il suo pensiero anche ai social network: "Lo dico in quanto persona di sinistra, in quanto bosniaco-svizzero o 'jugo-ticinese', in quanto studioso del nazionalismo, ma anche in quanto uno che come adolescente ha potuto osservare con i propri occhi il nazionalismo crescente, a causa del quale (fra l’altro) ha dovuto lasciare la sua (e di Vlado Petković) città natia. Potete forse lasciare il monopolio dell’indignazione alla destra conservatrice e alla loro idea di identità nazionale, ossessionata dall’assimilazionismo. Anche se ci sarebbero tante ragioni di sinistra per indignarsi. Ma vi prego, per favore, di smetterla di giustificare, di difendere o addirittura di banalizzare un gesto chiaramente e consapevolmente nazionalista. Che non ha niente a che vedere con un sano amor patrio, con l’integrazione o con le identità e culture multiple".

"I popoli balcanici e i loro difensori – tutti, senza eccezioni – devono smetterla una volta per tutte di provocarsi a vicenda e di creare tensioni. Devono cercare il cammino che per esempio i tedeschi e i francesi hanno trovato dopo anni e secoli di guerre. Cammino della riconciliazione, della distensione, della pace. Proprio lo sport può e deve servire questo scopo".

Dello stesso avviso il deputato del Partito comunista Massimiliano Ay, che ha parlato di "gesti provocatori e semplicemente inopportuni".

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