
All'insegna del motto "Proteggiamo le particolarità della cultura ticinese" i cineasti e i produttori indipendenti della Svizzera Italiana invitano a proteggere la diversità culturale e a difendere le minoranze linguistiche votando SÌ alla revisione della legge federale sulla radiotelevisione il 14 giugno.
In un comunicato odierno firmato dal presidente dell'Associazione Film e Audiovisivi Ticino (AFAT) Adriano Kestenholz e dal presidente del Gruppo registi e sceneggiatori della Svizzera italiana (GRSI) Erik Bernasconi, si legge che "la televisione di servizio pubblico in Svizzera è un partner fondamentale per una produzione audiovisiva di qualità e la diffusione di opere diverse da quelle imposte solamente dal mercato globale."
"L’indebolimento politico della SRG SSR minerebbe gravemente il futuro della produzione audiovisiva di questo paese (film di finzione, documentari, animazioni, cortometraggi...)" scrivono Kestenholz e Bernasconi. "Il rispetto della diversità culturale sarebbe in pericolo e inoltre sarebbero annullate le importanti ricadute economiche del settore sul territorio."
"La nuova legge permetterà un abbassamento del canone per tutte le economie domestiche e tre quarti delle imprese saranno esentate, quindi porterà a un canone più equo e solidale" aggiungono.
Per questo l’Associazione Film e Audiovisivi Ticino (AFAT) unita al Gruppo Registi e Sceneggiatori della Svizzera Italiana (GRSI) "invitano tutti i ticinesi a sostenere chiaramente il SÌ alla revisione della LRTV il 14 giugno prossimo."
In conclusione le due associazioni propongono la visione di un video realizzato dai colleghi romanci. Per vederlo clicca su "Guarda il video".
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