Mendrisiotto
“No” al corridoio A2 Stabio-Gaggiolo, “potrebbe aggravare la situazione”
©Chiara Zocchetti
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Redazione
un anno fa
È quanto chiede l’Associazione Cittadini per il territorio che ha inviato una lettera ai consiglieri nazionali che domani dovranno votare il postulato. "Rischia di aumentare il traffico e porterebbe ingenti danni alla natura", scrive l'Associazione.

“Chiediamo ai consiglieri nazionali di bocciare il postulato sullo studio per la creazione di un corridoio sull’A2 verso Stabio in direzione dell’Italia. L’obiettivo del progetto è la risoluzione del traffico, ma in realtà potrebbe aggravarlo”. Questa la richiesta inviata ieri dall’Associazione Cittadini per il territorio ai membri della Camera bassa in vista della votazione di domani.  Ricordiamo che la proposta è stata presentata settimana scorsa da Marco Romano alla Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Nazionale e ha già trovato il favore della maggioranza. Non solo, anche il Consiglio federale raccomanda di accogliere tale postulato e si è detto disposto a condurre uno studio in merito.

“Si rischia di intensificare i problemi”

La congestione sull’autostrada A2, scrive l’Associazione, “si registra principalmente tra Lugano e Mendrisio. L’aggiunta di una nuova arteria rischia di intensificare i problemi, soprattutto a Mendrisio”. Viene poi ricordato che “le Ferrovie Federali Svizzere hanno recentemente fatto un importante investimento prolungando la tratta ferroviaria da Mendrisio fino al Gaggiolo e poi in Italia”.

I danni alla natura

Oltre al traffico, l’Associazione parla anche delle criticità del progetto dal punto di vista ambientale. “Il percorso autostradale previsto attraverserebbe una piana agricola, lungo il corso del fiume Laveggio tra Stabio e Genestrerio. Riteniamo che ogni soluzione tecnica avrebbe un impatto devastante sulle aree protette, ricche di biodiversità, sulle zone agricole e sulle sorgenti del fiume. Qualsiasi intervento comprometterebbe in modo irreversibile l'area agroforestale in cui scorre il Laveggio, in particolare dai Meandri fino a Gaggiolo”. Non meno invasiva sarebbe la soluzione di un percorso interrato, il quale “interferirebbe significativamente con il movimento delle acque di falda che, nella zona di Santa Margherita, danno origine e alimentano il fiume Laveggio. Alterare le sorgenti del fiume significherebbe segnarne la fine”.

Le conseguenze per l’agricoltura

“L’ulteriore frammentazione dei pochi terreni rimasti”, continua l’Associazione Cittadini per il territorio, “renderebbe estremamente difficoltosa l'attività delle aziende agricole locali perché comprometterebbe in maniera irrimediabile l’intera pianura agricola che verrebbe inevitabilmente attraversata”.

Il Parco del Laveggio

“Un nuovo corridoio autostradale metterebbe a rischio anche il Parco del Laveggio nella sua zona più preziosa”, scrive infine l’Associazione ricordando che il progetto “ha l’obiettivo di creare un’area di svago di prossimità che tuteli gli ambienti di valore attorno al fiume” e ha ricevuto il sostegno di Confederazione, Cantone e Comuni.