Ticino
No a un Tribunale del lavoro ticinese
No a un Tribunale del lavoro ticinese
No a un Tribunale del lavoro ticinese
Redazione
6 anni fa
Il Gran Consiglio ha respinto l'iniziativa di Ay, Ducry e Delcò-Petralli. "Ci sono le Preture"

Il Ticino non avrà un Tribunale del lavoro. Il Gran Consiglio ha infatti bocciato l'iniziativa parlamentare inoltrata il 6 novembre 2017 da Massimiliano Ay (PC) e da due cofirmatari (i deputati Jacques Ducry e Michela Delcò-Petralli), in base alla considerazione che nel nostro Cantone "nonostante misure relative al potenziamento degli ispettori incaricati degli accertamenti o quelle relative al sostegno delle commissioni paritetiche (...) il tema del controllo del mercato del lavoro continua ad essere una necessità".

A detta degli iniziativisti occorreva dare "un ulteriore segnale a favore dei diritti e contro gli abusi", ma il plenum ha accolto con 53 voti favorevoli, 17 contrari e 8 astenuti il rapporto della Commissione della legislazione (relatore il deputato PLR Franco Celio) che invitava il Gran Consiglio ad archiviare l'iniziativa in esame senza darvi seguito in quanto tale compito viene già assolto dalle Preture.

Per la Commissione e la maggioranza dei deputati non occorre "dare segnali di nessun tipo", bensì "assicurare il funzionamento corretto degli organi preposti all'amministrazione della giustizia". In quest'ottica "se gli incarti relativi a conflitti sul lavoro nelle Preture vengono smaltiti in modo soddisfacente come afferma il Governo (e la Commissione non ha motivo di dubitarne), non vi è motivo di modificare radicalmente una prassi consolidata". La maggioranza commissionale condivide dunque "il princìpio, più volte richiamato nella risoluzione governativa - e già espresso a suo tempo dal Gruppo di studio presieduto dall'ex giudice Spartaco Chiesa - che occorre rafforzare le istituzioni giudiziarie esistenti, piuttosto che istituire Tribunali settoriali specifici per ogni materia, evitando così una frammentazione dell'apparato giudiziario".

"In Ticino si è assistito a una trasformazione in peggio della cultura imprenditoriale - ha inutilmente argomentato Ay - I lavoratori non possono attendere quella parte di padronato che fa di tutto per rallentare le vertenze o addirittura anticipare un fallimento".

Pur ammirando la passione e l'impegno di Ay, il relatore Franco Celio non ha potuto far altro che rifarsi alle conclusioni del rapporto commissionale. "È inopportuno scorporare i tribunali in sottocategorie". Argomentazione sposata anmche dal direttore del DI Norman Gobbi, che ha posto l'accento sull'importanza della prossimità al cittadino offerta dalle Preture. Con una frammentazione, ha ribadito, tale prossimità verrebbe meno.

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