
Niente licenziamento per Umberto Marra. Si è chiusa con un semplice ammonimento la vertenza che in giugno spinse l’ufficio del personale della Posta a proporre l’interruzione del rapporto di lavoro con l’ex deputato Udc, ora passato nelle file della Lega. Marra era stato denunciato al capo del personale della Posta da un collega, un ausiliario di origine marocchina. Un collega che Marra, durante un diverbio avvenuto in primavera, aveva definito "musulmano di merda". Pronunciando la frase in presenza di tre testimoni. Lui si era difeso dicendo di essersi subito scusato col collega, e aggiungendo che in precedenza il marocchino gli aveva dato dello “svizzero di merda”. Ma in quel caso nessuno aveva sentito. L’ex deputato si era così trovato in una situazione molto delicata. Alla fine - dice Morena Carelle, giurista del sindacato Transfer, che ha difeso Marra nella vertenza –, ha prevalso il buon senso. L’organo di mediazione della Posta ha esaminato il caso e ha deciso di revocare il preavviso di licenziamento. L’azienda ha tenuto conto del fatto che Marra lavora per la Posta da ben ventidue anni e che la sua professionalità non è mai stata messa in discussione. Il diverbio e la frase pronunciata contro il collega marocchino sono stati quindi considerati un fatto isolato, non tale da sfociare in una sanziona drastica come il licenziamento. Ora verrà stilata una convenzione tra le parti e Marra dovrà garantire che in futuro terrà a freno la lingua. Insomma, sarà sotto osservazione.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata