Giustizia
Niente giuristi praticanti stranieri? “È assolutamente discriminatorio”
Redazione
2 anni fa
La Divisione della giustizia ha emanato una direttiva contenente quattro limitazioni per le assunzioni di praticanti amministrativi e/o giudiziari per l’anno 2024, in particolare il divieto di assumere alunni stranieri. Da noi contattata, la presidente dell’Associazione Giuristi Praticanti l’ha definita una “decisione discriminatoria”.

"Niente più alunni per il 2024, niente stage non retribuiti, precedenza agli studenti delle università svizzere e, infine, il divieto di assumere alunni stranieri". Quattro punti, o limitazioni, presenti nella Direttiva emanata dal Dipartimento delle istituzioni in merito alla questione relativa all’assunzione di alunni giudiziari e/o amministrativi. Una lista che non ha lasciato indifferente l’Associazione Giuristi Praticanti del Canton Ticino (AGP), la quale – si legge nel comunicato stampa – ha già preso contatto con la Divisione della Giustizia al fine di ottenere maggiori informazioni e spiegazioni “a tutela e salvaguardia degli interessi e dei diritti dei propri soci, come pure di tutti gli studenti”. Pareri sulla questione sono anche stati chiesti dall’AGP alle varie autorità cantonali, segnatamente con i destinatari della Direttiva. Da noi contattata, la presidente dell’Associazione, Michelle Aleo, ci ha spiegato quali sono le maggiori preoccupazioni in merito a questa decisione.

“Un problema di organizzazione”

Il fatto che la Divisione della giustizia non garantisca i contingenti per gli alunni giudiziari e amministrativi per il 2024 “provoca un problema di organizzazione degli stessi studenti di diritto, così come dei praticanti, che vorrebbero fare un periodo di alunnato giudiziario o amministrativo l’anno prossimo”, ci ha spiegato Aleo. Sostanzialmente, questi “non riuscirebbero infatti ad organizzarsi per tempo: di solito si inizia a farlo almeno con un anno di anticipo. Ma ora non è possibile, perché pare che le assunzioni per il prossimo anno non saranno confermate”. Normalmente il periodo di praticantato è obbligatorio e dura due anni, “12 mesi dei quali necessariamente presso uno studio legale”. In questo senso, la Direttiva “spiega implicitamente che la possibilità di svolgere la pratica legale – senza alunnato – permette alla Divisione di togliere i contingenti, facendo organizzare gli alunni privatamente”.

Cosa chiede l’AGP

Dal canto suo, l’Associazione chiede alla Divisione della giustizia “il rispetto degli accordi internazionali, quindi la legge federale sulla libera circolazione degli avvocati, così come le due leggi cantonali: la legge e il regolamento sull’avvocatura”, spiega sempre Aleo. Nessuna di queste leggi “obbliga il praticante o l’alunno a essere cittadino svizzero”; in altre parole, non c’è scritto da nessuna parte che “per essere  iscritto all’alunnato giudiziario e/o amministrativo devi essere svizzero. Troviamo quindi che sia assolutamente discriminatorio”, conclude la presidente AGP.