
Non vedrà la luce la "Casa della socialità" che Pro Infirmis e Pro Senectute avrebbero voluto realizzare in via San Giovanni a Bellinzona.
Nell'ottobre scorso il Municipio di Bellinzona aveva rilasciato la licenza edilizia per la realizzazione dello stabile di quattro piani progettato dallo studio di architettura Michele e Francesco Bardelli di Locarno su un sedime di circa 1'500 metri quadrati di proprietà della Pro Infirmis.
Ma il ricorso di un confinante, l'Agricola Ticinese, ha spinto i promotori del progetto a rinunciare al progetto edilizio da 5 milioni di franchi, come scrive oggi il Giornale del Popolo.
"La procedura ricorsuale, anche se il Consiglio di Stato dovesse darci ragione e senza considerare ulteriori istanze, allungherebbe i tempi di realizzazione" spiega il direttore di Pro Infirmis Ticino e Moesano, Danilo Forini. "Un ritardo che non ci possiamo permettere."
Le due associazioni, che hanno urgente bisogno di trovare nuovi spazi, stanno quindi valutando altre soluzioni in affitto. Mentre il progetto di via San Giovanni verrà probabilmente ceduto ad altri. "Quando la procedura ricorsuale sarà conclusa" dichiara Forini, "cercheremo di recuperare i costi sostenuti finora proponendo i terreni e la licenza edilizia al miglior offerente."
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