Ticino
Nicola Pini lascia il Gran Consiglio: "È arrivato il momento di cambiare"
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Redazione
18 ore fa
Il sindaco di Locarno lo ha annunciato questa sera durante la cerimonia in onore del legislativo cantonale al Festival del film.

Nicola Pini (PLR) lascia il Gran Consiglio. Il sindaco di Locarno lo ha annunciato questa sera durante la cerimonia dedicata al legislativo cantonale al Festival del Film. Pini ha deciso di concentrarsi sulla sua città e quindi terminare il suo mandato di deputato dopo dieci anni. "È arrivato il momento di un cambiamento", ha annunciato, ringraziando i colleghi in Parlamento per averlo fatto crescere e assicurando che continuerà a fare il tifo per una "politica sana e costruttiva". Gli succederà Michela Ris, prima subentrante del circondario. Finiti i discorsi ufficiali, abbiamo colto l'occasione per porgli qualche domanda. 

Nicola Pini, il suo è un cerchio che si chiude...

"Si, il mio primo intervento l'ho fatto proprio dieci anni fa durante il ricevimento del Gran Consiglio e riguardava il rinnovo del credito per il Film Festival di Locarno. Oggi ho voluto cogliere questa occasione -  che mi vedeva riunire i colleghi di Gran Consiglio, Consiglio di Stato e Municipio - per dare una notizia a livello istituzionale. Ho comunicato che è giunto il momento di andare oltre. Sono stati 10 anni molto importanti, ho dato quello che potevo dare, ho sempre cercato di dare il massimo. Ora è il momento di dare spazio ad altro nella mia vita e alla politica. Un Parlamento vivo è un Parlamento che sa rinnovarsi e che offre periodicamente nuovi sguardi. Se vogliamo giovani in politica, bisogna lasciare anche loro lo spazio. Continuo a fare politica, ma in un'altra prospettiva, quella di Locarno, e continuerò a fare il tifo per una politica sana e costruttiva".

Il lavoro come sindaco di sicuro non le mancherà...

"La carica di sindaco è totalizzante, assorbe il 100% del tuo tempo, della tua testa e del tuo cuore. Questo è sicuramente un fattore, ma non è solo questo. Sbaglierei nel dire che è per questioni di salute, perché arriva il terzo figlio o perché sono stufo. No, è il momento di cambiare. A volte bisogna avere il coraggio di osare o lasciare e dare spazio ad altri. La politica è un lavoro di squadra. Se viviamo in una democrazia è perché tutti possono dare il proprio contributo. Per farlo, bisogna dare spazio". 

Parteciperà ancora alla seduta straordinaria del 25 agosto?

"No, le mie dimissioni sono immediate, ho consegnate oggi la lettera. Quando si dice una cosa, bisogna farla. Non ci devono essere mezze misure".