Ticino
Nevicata record: 120 centrimetri a San Bernardino
Redazione
11 anni fa
A Bosco Gurin la coltre nevosa ha raggiunto stamane i 110 centimetri. INVIACI LE TUE FOTO

Dopo la tempesta di favonio, fra Natale e Santo Stefano le correnti di aria umida convergenti sulla regione alpina hanno provocato abbondanti precipitazioni sul versante sudalpino. Per diverse località sono stati registrati nuovi record storici per quel che riguarda le piogge giornaliere registrate in dicembre o la neve caduta in 24 ore, fa sapere MeteoSvizzera nel suo bollettino.

Le precipitazioni a Sud delle Alpi hanno iniziato a diminuire e di conseguenza l'allerta di grado 4 per le abbondanti nevicate per il versante sudalpino è stata revocata. Sul versante nordalpino le precipitazioni diminuiscono più lentamente e di conseguenza le allerte di grado inferiore i termineranno solo nella serata di giovedì.

Fra la mattina del 25.12.2013 e la mattina del 26.12.2013 sono caduti nell'Alto Ticino e nel Moesano sopra i 1500 metri fra 80 e 120 cm di neve fresca. Secondo i dati forniti dall'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe a Davos, i 120 cm misurati presso la stazione di S. Bernardino (1639 m s.l.m) sono il valore più alto mai registrato nei 61 anni di vita della stazione. Il precedente record di 95 cm era stato raggiunto nel 1955 e nel 1978 ed è stato superato di ben 25 cm. Complessivamente al S. Bernardino il manto nevoso raggiunge il metro e mezzo di neve si spessore.

A Bosco Gurin (1530 m s.l.m) sono stati misurati questa mattina 110 cm di neve fresca. Un quantitativo questo che colloca l'evento al terzo posto nella graduatoria pluriennale. Le nevicate registrate nel 1965 con 115 cm e nel 1992 con 111 cm superarono di poco il valore del 2013, che così può essere considerato comunque come eccezionale. Anche sul Passo del Maloja, (1800 m s.l.m) con 86 cm di neve, ci si situa ai primi posti della graduatoria, precisamente al terzo, dietro il 1975 con 97 cm e il 1992 con 87 cm caduti in sempre in 24 ore. Nelle regioni circostanti, dal Vallese alle Alpi grigionesi, passando per le Alpi urane i quantitativi di neve fresca sono stati inferiori, essendo compresi fra 30 e 60 cm.

Tenuto conto delle temperature relativamente elevate della massa d'aria in cui si sono sviluppate le precipitazioni, la neve caduta è stata una neve "pesante", con elevata densità, ragione che spiega le numerose piante cadute che sono andate a impattare sui cavi elettrici, provocando numerosi black-out.

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