
In media su tutta la Svizzera, il febbraio 2014 è risultato di 2,4 °C più caldo della norma 1981-2010. Nella bassa valle del Reno, grazie all’influsso favonico, lo scarto positivo è stato di oltre 4 °C. Al Sud delle Alpi si sono invece verificate precipitazioni da primato che in montagna hanno ulteriormente accresciuto il già cospicuo strato di neve accumulatosi nei mesi precedenti. Sono questi i dati salienti del notiziario statistico dell'Istat in merito alla meteorologia dello scorso mese.
Mese mite ma non in Ticino
A parte sul versante sudalpino e in montagna ad alta quota, in quasi tutti i giorni del mese di febbraio la temperatura ha superato la norma 1981‒2010. Da notare che non vi sono stati periodi particolarmente caldi, ma piuttosto si e avuto uno scarto positivo costante che ha portato a una temperatura mensile elevata. Soltanto al Sud delle Alpi vi sono stati due periodi, tra l’8 e il 13 e tra il 24 e 25, con temperature inferiori alla norma, mentre in alta montagna si sono registrati singoli giorni con uno scarto negativo rispetto alla media.
Importante innevamento
Diverse nevicate verificatesi nella prima metà del mese hanno portato a un importante accumulo di neve sulle montagne sudalpine, in aggiunta alla neve già caduta in gennaio e in dicembre. Ad Airolo per esempio, lo strato di neve ha cosi raggiunto uno spessore massimo di 187 cm, il secondo piu alto rilevato negli ultimi 50 anni. Nel 1978, sempre in febbraio, si erano misurati 210 cm.
A Bosco/Gurin è invece stato rilevato uno spessore massimo di 240 cm (nel febbraio del 1951 si misurarono quasi 200 cm in più!) e a San Bernardino 247 cm.
Ingenti precipitazioni al Sud delle Alpi
La stazione di Lugano in febbraio ha raccolto 277 mm di acqua, ciò che rappresenta il terzo valore più alto per febbraio dall’inizio delle misurazioni, nel 1864. Il primato risale al 1888 con 391 mm e il secondo valore più alto al 1951 con 293 mm. A San Bernardino sono invece stati misurati 263 mm, ma a causa di un’interruzione nei rilevamenti, non è possibile fare un paragone con i quantitativi del 1951. Comunque, in numerose stazioni sudalpine in febbraio sono stati raccolti quantitativi tra 200 mm e 250 mm di acqua.
Tempesta da sudovest a metà mese
Il 13 febbraio la Svizzera nordalpina e stata investita da una violenta tempesta con raffiche di vento attorno a 150 km/h in montagna e 100-110 km/h in pianura. Prima dell’arrivo dei venti occidentali, nelle vallate nordalpine si e pure avuta una fase di favonio da sud con punte fino a 90-100 km/h.
Polvere sahariana sulla Svizzera
Il 18 febbraio, aria contenente polvere di origine sahariana è arrivata fin sulla Svizzera. La polvere era stata sollevata sul Nordafrica nei giorni precedenti dai venti locali (ghibli o harmattan) e portata in altitudine, dove e stata inglobata nelle correnti meridionali in quota e trasportata verso nord. Il 18 febbraio al Nord delle Alpi la polvere ha provocato una colorazione giallo-rossastra del cielo, mentre con le precipitazioni del 19 si e depositata in maniera vistosa sia sul terreno, sia sulla neve.
Bilancio del mese
Il febbraio 2014 ha portato temperature generalmente superiori alla norma di 2,0 ‹C fino a 3,0 ‹C con scarti positivi fino a oltre 4 ‹C nelle regioni nordalpine toccate dal favonio. Al Sud delle Alpi e in alta montagna lo scarto è stato nettamente più modesto, con valori tra 0,5 ‹C e 2,0 ‹C.
Precipitazioni particolarmente abbondanti si sono verificate al Sud delle Alpi e in Engadina, con quantitativi del 250% fino a oltre il 500% della norma 1981-2010. All’ovest e nel Vallese si sono avuti quantitativi tra 150% e 200% della norma, nel resto della Svizzera tra 80% e 130%.
Il tempo piovoso ha fortemente limitato il soleggiamento, che al Sud delle Alpi ha raggiunto solo il 60% del numero normale di ore di sole in febbraio. Nella Svizzera occidentale e nel Vallese i valori hanno toccato il 60-80% della norma, al centro e all’est del Paese dall‘80% fino al 110% della media.
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