Ticino
Nessuna truffa Covid, “soldi utilizzati in modo lecito”

I due imprenditori italiani accusati di aver beneficiato illecitamente di mezzo milione di franchi di crediti COVID sono stati prosciolti.
La Corte di Appello e revisione penale (CARP) ha prosciolto i due imprenditori italiani condannati in ottobre a 8 e 16 mesi sospesi per truffa e falsità in documenti, ribaltando quindi il verdetto di primo grado. Lo riferisce il Corriere del Ticino. I due, lo ricordiamo, erano accusati di aver beneficiato illecitamente di mezzo milione di franchi di crediti COVID, e di aver utilizzato i soldi in modo non conforme alle direttive.
La decisione
Stando a quanto stabilito dalla CARP, il denaro è servito a pagare fatture per l’acquisto di merce. “Nulla di illegale”, dunque. La Corte non ha risparmiato neppure critiche all’operato della Corte di primo grado e della procuratrice pubblica.