Ticino
Nel settore delle metalcostruzioni c'è carenza di apprendisti e di manodopera
Redazione
un anno fa
Mancano apprendisti e manodopera nel settore delle metalcostruzioni “Rischiamo in futuro di non avere un ricambio generazionale, l’età media nelle officine continua ad aumentare” così la direttrice di AM Suisse Ticino. A preoccupare anche l’aumento dei tassi d’interesse e il calo delle commesse pubbliche.

Si tratta sicuramente di una professione appassionante, ma non per molti. Stiamo parlando della professione del metalcostruttore, i cui  dati a livello nazionale parlano chiaro: il numero di apprendisti, sia nel settore delle metalcostruzioni che nel comparto tecnico, è in costante diminuzione. Nel nostro cantone la situazione è leggermente più stabile, ma rimane comunque critica. Ne abbiamo parlato con la direttrice AM Suisse Ticino Cristina Resmi, la quale ci ha confermato che c’è la necessità di avere più apprendisti “che inizino la formazione nel nostro settore. Ogni anno abbiamo infatti posti di tirocinio che rimangono scoperti”.

Lavori manuali sempre meno attrattivi

Il problema della carenza di apprendisti crea conseguentemente una mancanza di manodopera attiva nel settore, facendo inoltre aumentare l’età media del personale che lavora nelle officine. Una situazione che, se dovesse protrarsi, potrebbe non assicurare un ricambio generazionale al settore. Ma che cosa rende meno attrattiva la professione del metalcostruttore? “Attualmente perché i giovani di oggi appartengono a un’era digitalizzata”, ci spiega sempre Resmi, “quindi le professioni manuali e del settore dell’edilizia risultano meno attrattive. Inoltre, ci manca quello che c’era un tempo: le generazioni di professionisti che tramandavano la professione, ad esempio da padre a figlio”. Oggi questo non avviene più; “i metalcostruttori attuali incitano i loro figli a intraprendere un percorso scolastico a tempo pieno, quindi non c’è più questa transizione generazionale”.

Canali per far fronte alla penuria

I canali e le azioni messe in campo da AM Suisse Ticino per far fronte a questa penuria sono diverse e hanno un chiaro messaggio di fondo, come ci spiega il vicepresidente AM Suisse Ticino Alberto Bellolli. “Ci adoperiamo per far passare il messaggio che la nostra professione è comunque molto soddisfacente nell’ottica di plasmare il territorio con opere importanti”. Oggi, inoltre, ci dice sempre Belloli, ci sono tutti i numeri per poter iniziare come apprendista “per poi arrivare ad essere un ingegnere in grado di realizzare una facciata a Londra, piuttosto che a New York”.

Seconda metà dell’anno e 2024 in frenata

Il calo di apprendisti e di manodopera non è la sola preoccupazione del settore delle metalcostruzioni. Settore che da poco aveva iniziato a rialzarsi dal periodo pandemico e dal rincaro delle materie prima, ma che ora si trova confrontato con un rallentamento nel settore privato a causa dell’aumento dei tassi d’interesse e con il calo delle commesse pubbliche. “Di regola ci si attende un anti-ciclicità, invece faticano ad arrivare i bandi di concorso per le opere pubbliche”. Belloli sottolinea inoltre che al momento “il mercato tiene, ma c’è una tempistica tra il bando di concorso, l’inoltro dell’offerta e l’inizio dei lavori: la preoccupazione è quindi quella che la seconda metà dell’anno e il 2024 siano in frenata”.