Ticino
"Nel pomeriggio ci aspettiamo altri temporali"
Redazione
2 giorni fa
Luca Nisi di MeteoSvizzera commenta gli eventi di ieri sera e fa una previsione per la giornata di oggi. "Rovesci temporaleschi sono attesi soprattutto in montagna, ma in serata potrebbero toccare qua e là anche regioni di pianura".

Lo stiamo vivendo: sono giornate intense sul fronte della meteo in Ticino, nella morsa - almeno fino a venerdì – della canicola. E oltre alla canicola, ieri sera il maltempo si è abbattuto sul nostro cantone in un periodo che, peraltro, porta alla mente i ricordi delle devastanti alluvioni in Vallemaggia e Mesolcina consumatesi l’anno scorso. “La situazione vista ieri è piuttosto tipica per una giornata instabile estiva", spiega a Ticinonews Luca Nisi di MeteoSvizzera. "Non avevamo il passaggio di alcun fronte, come è capitato nel 2024 per gli eventi in Mesolcina e Vallemaggia". Per quanto concerne le precipitazioni di ieri sera "si evidenzia soprattutto una grandinata nel Luganese, anche se i chicchi sono stati di dimensioni tutto sommato piuttosto contenute, così come i relativi danni". Inoltre "le raffiche di vento hanno causato qualche problema, soprattutto nel Bellinzonese”.

Cosa spettarsi

Per quanto concerne i prossimi giorni, “la pressione sull’Europa centrale è ancora piuttosto livellata e questo favorisce, soprattutto nei mesi estivi, un marcato ciclo diurno dovuto al forte riscaldamento", prosegue Nisi. È pur vero che oggi "abbiamo perso qualche grado sulle temperature minime e massime. Sarà temporaneamente un po’ meno caldo". L’attività temporalesca "sarà ancora presente a partire dal pomeriggio, sia oggi sia domani". Ancora una volta "dobbiamo aspettarci temporali soprattutto in montagna, nelle Alpi, ma in serata potrebbero toccare qua e là anche regioni di pianura. Ci attendiamo comunque un’estensione dei fenomeni meno importante rispetto a quanto visto ieri sera. Non tutte le regioni di pianura e i fondovalle saranno quindi colpite. È chiaro che localmente qualche raffica di vento potrà esserci e dei chicchi di grandine non di grosse dimensioni potranno ancora cadere”.

Funicolare bloccata

Tornando a quanto successo ieri, si segnalano anche interventi dei pompieri di Lugano. Da noi contattati, ci hanno riferito che sono stati meno di quindici. Un numero che rientra nella routine e che ha riguardato principalmente la caduta di alberi. A spiccare è stato però quanto successo alla funicolare di Lugano, bloccatasi e in seguito fatta evacuare prima che gli esperti ripristinassero il servizio. “Alle 19.02 la nostra centrale operativa ha ricevuto l’allarme e sono dunque iniziate le analisi per l’intervento da svolgere, con la chiamata al servizio di picchetto”, afferma Lorenzo Roos, vicedirettore delle TPL. Una volta giunti sul posto, non riuscendo a ripristinare subito la funicolare, “si è deciso di procedere con l’evacuazione, che si è svolta correttamente: circa 70-80 persone lato stazione, 10 lato Piazza Cioccaro”. In parallelo "sono cominciate le analisi per il ripristino del servizio, tornato operativo alle 23.45". Nel frattempo “era stato allestito un servizio alternativo con i bus”. Venendo alle cause, il fermo è stato provocato da due problemi distinti derivanti da scariche elettriche. "Sono saltati un fusibile di una scheda di trasmissione wi-fi e un interruttore di sicurezza al cancello della fermata intermedia all’altezza della cattedrale", aggiunge Roos. "Si tratta di elementi minori, magari più sensibili alle scariche. Probabilmente in futuro capiterà più spesso”.

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