
Dazi statunitensi, vertice Putin-Trump, crisi in Medioriente. Sono i temi affrontati quest'oggi a Locarno dal consigliere federale Ignazio Cassis e dal ministro degli Esteri del Regno Unito David Lammy in occasione della sua prima visita ufficiale in Svizzera, che a margine del 78° Festival del film di Locarno, ha definito la Confederazione uno dei "partner più stretti e preziosi" della Gran Bretagna. L'incontro bilaterale si è tenuto nell'ambito della Giornata della diplomazia, organizzata ogni anno dal Locarno film festival. Quest'anno l'evento era incentrato sul centenario del Patto di Locarno: una serie di trattati e accordi negoziati proprio a Locarno sul finire del 1925 tra diversi stati europei il cui scopo era garantire - attraverso la cooperazione - la sicurezza collettiva in Europa alla fine della Prima guerra mondiale.
"Non tutte le ciambelle escono con il buco"
Al termine dell'incontro il ministro degli esteri elvetico ha incontrato la stampa ed è stato chiamato a rispondere a una domanda: la Svizzera ha giocato bene tutte le sue carte nelle negoziazioni con Washington? "Nella prima fase", ha risposto, "ovviamente sì, perché se dicessi diversamente vorrebbe dire che abbiamo dimenticato qualcosa, ma non abbiamo dimenticato nulla. Abbiamo fatto tutto quello che la Svizzera sa fare, ma non è stato abbastanza e questo ci obbliga a un secondo negoziato. Non so dire se questo avrà successo, magari ne servirà un terzo". Questa, ha aggiunto, "è normale politica, fa parte del lavoro costante di noi consiglieri federali". Ora, però, "ci troviamo in una seconda fase e dobbiamo credere di essere in grado di parlare con tutti gli altri Stati e di risolvere i problemi. Questo Governo sa fare il suo lavoro". Ma, ha concluso, "non tutte le ciambelle escono con il buco, neanche con l'Europa è uscita con il buco al primo tentativo".
L'incontro Putin-Trump
Per quanto riguarda il vertice tra il presidente russo Putin e quello statunitense Trump, che si terrà venerdì, "tutti sono in apprensione, perché tutto il Pianeta attende quello che potrebbe emergere da questo incontro". In ogni caso, "la prima riunione serve sempre a rompere il ghiaccio con qualcosa di concreto e il massimo che ci si può aspettare è una minima intensa di cessate il fuoco".
Sicurezza, presidenza OSCE e dazi
I due ministri degli esteri hanno anche fatto il punto delle relazioni tra i rispettivi Paesi, regolate, dal 2021, da nuovi accordi bilaterali nei settori del commercio, dei servizi finanziari, della migrazione, dei trasporti stradali e aerei, della cooperazione scientifica e delle assicurazioni, scrive in una nota il DFAE. Si è discusso anche dell'influenza della scienza e della tecnologia sulla pace e la sicurezza in Europa, settori nei quali la Svizzera ha espresso la volontà di rafforzare la cooperazione diplomatica. Un altro tema affrontato approfonditamente durante il colloquio è stato la futura presidenza svizzera dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) nel 2026. Il Segretario di Stato Lammy ha assicurato che il Regno Unito sosterrà la Svizzera durante la sua presidenza di questo organismo. Infine, tra le altre questioni affrontate dai due ministri figuravano i dazi statunitensi, le relazioni con l'Unione europea, la situazione in Medio Oriente - in particolare a Gaza - e la guerra in Ucraina.