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Negozi, Coen: "Como non è più un rivale temibile, è troppo caro"
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Redazione
2 ore fa
Tra aperture straordinarie e concorrenza globale, gli esercenti ticinesi puntano sulle domeniche festive per riportare la clientela in negozio mentre la spesa oltreconfine continua a crescere. L'ex presidente della Società dei Commercianti del Mendrisiotto: "Se la gente compra solo online, poi non si lamenti se i negozi chiudono".

Per molti commercianti ticinesi, la festa dell’Immacolata coincide con l’apertura straordinaria dei negozi. Le serrande si alzeranno eccezionalmente anche domenica 14 e domenica 21 dicembre, dalle 10 alle 18. Secondo La Provincia di Como, queste concessioni rappresenterebbero un “tentativo – neppure troppo velato – del Governo di Bellinzona di favorire gli acquisti entro i confini cantonali, cercando di arginare la corsa alla spesa e allo shopping oltreconfine”.

Il turismo della spesa continua a crescere

Il fenomeno resta infatti ben radicato: il turismo degli acquisti continua a essere un’abitudine di massa e in costante crescita. Uno studio dell’Università di San Gallo pubblicato a fine settembre indica che nel 2025 gli svizzeri hanno già speso complessivamente 9,26 miliardi di franchi oltreconfine, circa il 10% in più rispetto all’ultima rilevazione del 2022.

Coen: "Giusto incentivare gli acquisti sul nostro territorio"

"Penso sia il periodo maggiormente indicato per incentivare gli acquisti sul nostro territorio", afferma al quotidiano comasco Carlo Coen, commerciante d’abbigliamento di Chiasso ed ex presidente della Società dei Commercianti del Mendrisiotto. Secondo lui, "se la gente acquista soprattutto online invece che sostenere le proprie attività commerciali, poi non deve lamentarsi se i negozi di prossimità chiudono uno dopo l’altro".

Coen: "Per l'abbigliamento Como non è più un rivale temibile"

Coen osserva che la città lariana, almeno per il settore dell’abbigliamento, "non è più un rivale temibile come lo era un tempo. È cara. Sta pagando un pegno importante dopo l’assalto turistico degli ultimi anni". A pesare, semmai, è il commercio online: "Per il nostro settore è diventato il rivale più temuto. Subiamo una concorrenza planetaria. Ben venga tutto ciò che può incentivare gli acquisti in Ticino», conclude nell’intervista rilasciata a La Provincia di Como.