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Negazionisti del cambiamento climatico sgrammaticati, ecco chi sono
Redazione
2 anni fa
Gli oppositori alla legge sul clima hanno inviato negli scorsi giorni numerosi flyer in tutta la Svizzera, in cui predicono uno scenario apocalittico nel caso passasse il sì il prossimo 18 giugno. Ma poche informazioni si trovano sugli autori del volantino.

Nelle bucalettere di molti ticinesi, così come nel resto della Svizzera, negli scorsi giorni è arrivato un flyer che si esprime chiaramente contro la legge sul clima, in votazione il prossimo 18 giugno. Un volantino che contiene errori grammaticali nella versione italiana e in cui si descrive uno scenario apocalittico nel caso in cui dovesse passare la nuova legge: "guidare un'auto sarà possibile solo per i ricchi", "la nostra industria non sarà più competitiva a causa dei costi energetici troppo elevati", "in inverno congeleremo". Tutto ciò, si legge nella pagina formato A4, è colpa “dell’allarmismo" che va avanti da anni, soprattutto ad opera di "miliardari americani", che traggono "enormi profitti dalla paura". Inoltre, viene messo dubbio che il riscaldamento climatico rappresenti una minaccia. Si parla di "modelli climatici teorici", senza specificare quali, secondo cui la CO2 prodotta dall'uomo "è la causa principale del riscaldamento climatico. Tuttavia gli scienziati più accreditati ritengono che essa abbia un effetto difficilmente misurabile e che il riscaldamento climatico sia dovuto ad altri fattori, sui quali non abbiamo alcuna influenza". Un miscuglio di affermazioni, che i favorevoli alla legge sul clima, così come numerosi media, hanno definito come "fake news".

Chi c’è dietro al messaggio

Ma chi si cela dietro a questo messaggio? L'autore non è facilmente riconoscibile. In fondo al testo c'è la firma del “Comitato salviamo la Svizzera come luogo di lavoro”, ma anche sul loro sito non si trova nessun nome. C'è solo un conto presso la banca cantonale di Zurigo per effettuare donazioni. Per cosa non è dato sapere. Gli indizi portano comunque a Stäfa, comune situato sulla sponda est del lago di Zurigo. Qui risiede Kurt Zolliger, già presidente dell'UDC locale, che in passato era già stato collegato a iniziative portate avanti dal suddetto Comitato. 

Un Comitato attivo dal 2015

Facendo una ricerca sul web, scopriamo che il sito del Comitato è stato attivato nel 2015 ma per circa due anni è stato fermo, "riattivandosi" in occasione di numerose iniziative federali, che ricalcano i temi dell'UDC. Lo ha fatto per esempio nel 2017 in occasione della votazione sulla nuova legge sull'energia (strategia energetica 2050). In un flyer firmato da Kurt Zollinger, "cittadino preoccupato", e Franz Helfenstein, "amante degli uccelli", il Comitato si opponeva alla costruzione di 1000 grandi turbine eoliche in Svizzera, che creano "gravi conseguenza sulla natura e sugli animali". Il comitato ha preso inoltre posizione sull'iniziativa per l'attuazione dell'espulsione degli stranieri che commettono reati (2016), sull'iniziativa su imprese responsabili (2020) e contro il voto ai 16enni nel Canton Zurigo (2022). Interessante notare che alcune espressioni tornano indipendentemente dal tema alle urne: "vogliamo copiare ogni assurdità dai tedeschi?" è per esempio la domanda che compare sia sul flyer contro la legge sull'energia, sia su quello del prossimo 18 giugno.

Un costo milionario

Contattato dal Tages-Anzeiger, Kurt Zollinger non ha negato il suo coinvolgimento per il flyer sgrammaticato allestito per la votazione del prossimo 18 giugno, ma ha affermato che ci sono "diverse forze" in gioco. Non ha tuttavia voluto rivelare chi sono e chi finanzia la campagna. "Sono in tanti", ha spiegato. Stando al foglio zurighese, tra questi ci sarebbero anche grandi donatori. La sola spedizione del flyer costerebbe otre 600mila franchi. A questi si aggiungono anche i costi di stampa. Gli esperti stimano quindi costi complessivi per circa un milione di franchi.

Legami con l’UDC?

Stando sempre a Zollinger, l'UDC non sarebbe tra i finanziatori, anche se le argomentazioni del partito contro la legge sul clima si trovano anche sul sito del Comitato. Il presidente della sezione democentrista di Stäfa, Lukas Bubb, ha spiegato a Le Temps che non ci sono legami diretti tra i due enti, anche se alcuni membri di comitato fanno parte del partito. Il legame con il comitato viene smentito anche dal presidente nazionale Marco Chiesa. "Il flyer non rientra nelle linee ufficiali dell'UDC", ci spiega. "Se ci fossero stati legami diretti, non ci sarebbero stati errori grammaticali nel titolo".